Ozzy Osbourne: la biografia rivela nuove ipotesi sulla sua morte

Una nuova biografia su Ozzy Osbourne solleva interrogativi sulle circostanze della sua morte, esplorando l'ipotesi dell'eutanasia e il patto di suicidio assistito con la moglie Sharon.

Il 22 luglio 2025, Ozzy Osbourne, leggendario frontman dei Black Sabbath, è deceduto all’età di 76 anni nella sua residenza nel Buckinghamshire. La notizia ha scosso il mondo della musica, lasciando fan e colleghi in lutto per la perdita del “Principe delle Tenebre”. La famiglia ha comunicato che Ozzy è morto “circondato dall’amore”, senza però specificare la causa esatta del decesso. Negli anni precedenti, il cantante aveva affrontato diverse sfide di salute, tra cui una diagnosi di Parkinson nel 2020 e un enfisema polmonare. 

Nuova biografia e ipotesi sull’eutanasia

Il 6 agosto 2025 è prevista l’uscita di una nuova edizione aggiornata della biografia “Ozzy la storia”, scritta da Ken Paisli. Questo libro, pubblicato da Il Castello nella collana Chinasky, offre un’analisi completa della vita e della carriera di Osbourne, dalla sua infanzia difficile nei sobborghi di Birmingham fino alla brillante carriera solista. Nell’ultima parte, l’autore esplora l’ipotesi che la morte di Ozzy possa essere stata il risultato di un’eutanasia, presentando alcune prove a supporto di questa teoria. 

Il patto di suicidio assistito con Sharon Osbourne

In passato, Ozzy e sua moglie Sharon Osbourne avevano discusso pubblicamente la possibilità di ricorrere al suicidio assistito in caso di malattie neurodegenerative gravi. Nel 2007, dopo la morte del padre di Sharon per Alzheimer, la coppia aveva dichiarato l’intenzione di rivolgersi all’organizzazione svizzera Dignitas qualora uno dei due fosse stato colpito da una forma di demenza. Durante un episodio del “The Osbournes Podcast”, Sharon ha confermato che questa decisione rimaneva valida, affermando: “Assolutamente sì”. 

Smentite e intervento dei paramedici

Nonostante le speculazioni sull’eutanasia, il giorno della morte di Ozzy, un’eliambulanza è stata chiamata alla sua residenza per tentare di salvarlo. Un portavoce del servizio di emergenza Thames Valley ha confermato l’invio di un elicottero per fornire cure critiche avanzate, con i paramedici che hanno tentato per circa due ore di rianimare il cantante, senza successo. Questi eventi sembrano smentire le voci di un suicidio assistito, indicando che Ozzy aveva ancora progetti e cose da fare. 

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