Iva Zanicchi ha accettato l’invito di Al Bano a partecipare al concerto per la pace che si terrà a San Pietroburgo il 20 giugno 2025. La cantante ha dichiarato al settimanale DiPiù: “A chiamarmi è stato Al Bano. È lui ad avere i contatti con l’organizzazione. Siamo amici da anni, gli voglio un bene dell’anima e se mi propone di andare a cantare con lui sono sempre felice di dirgli sì”. Il compenso per l’esibizione è stato concordato con un “prezzo da amica”.
Al Bano e il concerto per la pace
Al Bano aveva annunciato all’ANSA il concerto per la pace a San Pietroburgo, sottolineando l’importanza di promuovere la pace attraverso la musica e dichiarando: “Non temo le proteste in Italia, né le accuse di essere amico di Vladimir Putin. Io sono amico di coloro che percepiscono la bellezza del sostantivo pace”. Il cantante aveva anche aggiunto che coloro che amano la pace devono intervenire anche con questo tipo di azione. “Ho invitato a venire anche Iva Zanicchi, che sarà con me e i miei musicisti” aveva poi sottolineato.
Iva Zanicchi e il legame con la Russia
Iva Zanicchi ha un rapporto consolidato con il pubblico russo. Nel 1981, è stata la prima cantante italiana ad attraversare l’Unione Sovietica in tour, esibendosi in oltre 40 concerti. La sua partecipazione al concerto di San Pietroburgo rappresenta un ulteriore tassello di questo legame artistico e culturale.
Reazioni e polemiche
Le polemiche? “Ci saranno, certo – ammette – ma se mi chiede se ho paura, le rispondo con le parole di Giovanni Paolo II e di Falcone: meglio avere il coraggio di vivere che lasciarsi frenare dalla paura”. L’idea del nuovo concerto nasce da lontano. Tempo fa, Al Bano aveva raccontato: “Ho ricevuto un messaggio molto bello dal mio ex impresario in Russia, colui che mi ha fatto esibire quattro volte per Putin. Mi ha detto: ‘Tieniti pronto per fine agosto o inizio settembre, faremo un concerto per la pace’”. Inizialmente previsto sulla Piazza Rossa a Mosca, l’evento è stato anticipato e spostato a San Pietroburgo. E a chi solleva dubbi per il contesto internazionale, Al Bano risponde ricordando: “Nel 1970 ho cantato nella Grecia dei Colonnelli davanti a 100.000 persone Il ragazzo che sorride, un brano contro il razzismo che riprende le melodie di Mikis”.
