Gennaro Gattuso ha parlato per la prima volta da commissario tecnico della Nazionale italiana a Coverciano, dove la squadra si prepara per le gare di qualificazione mondiale contro Estonia e Israele. Il tecnico ha sottolineato di non avere paura e di sentire la responsabilità del ruolo, ribadendo la sua carica e la fiducia nel gruppo.
Stato d’animo e responsabilità
“Il mio stato d’animo? Nessuna preoccupazione né paura, sono carico a molla, l’ho detto da subito: non ho paura e sento la responsabilità perché ho già vestito questa maglia, le somme poi le tireremo alla fine”, ha dichiarato Gattuso durante la conferenza stampa. Il nuovo ct ha voluto trasmettere serenità e determinazione, facendo riferimento alla sua esperienza passata con la maglia azzurra.
Richieste ai giocatori e spirito di squadra
Rispondendo a una domanda su cosa chiederà ai giocatori, Gattuso ha spiegato: “Intanto non servono le parole, bisogna parlare in campo”. Ha poi aggiunto: “Mi aspetto senso di appartenenza, voglia di sacrificarsi, far sentire dal compagno anche cose scomode, non sempre accomodanti. La paura non deve entrare in noi, bisogna essere squadra, ribattere colpo su colpo: abbiamo bisogno di un gruppo di 27-28 giocatori, non ci è mai mancata la voglia di lottare e il carattere, lo dice la nostra storia e questa è sempre stata la nostra forza”.
Appello ai tifosi e importanza del sostegno
Gattuso ha rivolto un ringraziamento al pubblico di Bergamo potrebbe essere molto numeroso in occasione della prossima partita. “Speriamo di dare una gioia, e faccio un appello perché vengano in tanti anche quando giocheremo in ottobre con Israele a Udine, c’è bisogno di entusiasmo e sostegno, non possiamo più sbagliare”, ha concluso il ct.
