Robert Kubica: dal baratro dell’incidente al trionfo di Le Mans

Robert Kubica: dalla tragedia del rally del 2011 alla storica vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans 2025 con la Ferrari

Nel weekend appena trascorso abbiamo assistito una delle rinascite più straordinarie del motorsport moderno: Robert Kubica, ex pilota di Formula 1, ha conquistato la vittoria assoluta nella 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans al volante della Ferrari 499P #83 del team privato AF Corse. Un’impresa che fa eco al suo recente passato tragico, reso celebre dall’incidente quasi mortale del 2011, ricostruito oggi con emozione negli ambienti della vigilia del GP del Canada. Di seguito, un viaggio attraverso le pieghe di una storia di resilienza, passione e talento senza tempo.

La vittoria a Le Mans: un capolavoro che entra nella storia

Accompagnato dai compagni di equipaggio Ye Yifei (Cina) e Phil Hanson (Regno Unito), Kubica ha percorso la bellezza di 387 giri, difendendo l’esigua—e per nulla scontata—leadership sulla Porsche #6 Penske fino alla bandiera a scacchi. La vittoria arriva per soli 14 secondi su Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell. In questo modo Ferrari centra una storica tripletta, ottenuta con tre vetture e tre formazioni diverse .

  • Kubica diventa il primo pilota polacco a trionfare assoluto a Le Mans.
  • Anche Ye Yifei fa storia, diventando il primo cinese a vincere assoluto nella Sarthe.

Un affresco sportivo che riassume perfettamente la strategia vincente del team: gestione dei tempi, pit-stop studiati al millesimo e controllo psicologico, sia su pista che in corsia box.

Il passato drammatico di Kubica: l’incidente del 2011

Il 6 febbraio 2011, durante il Rally Ronde di Andora, Kubica subì un incidente devastante: la sua Škoda Fabia uscì di strada a Testico, schiantandosi contro un guardrail con conseguenze quasi fatali. Fu estratto dall’abitacolo dopo più di un’ora ed elitrasportato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Il bilancio era drammatico: amputazione parziale dell’avambraccio destro, fratture al gomito, alla spalla, alla gamba e ingenti perdite di sangue 

In quell’occasione, raccontò: “Arrivo in ospedale con un litro e mezzo di sangue e 42 fratture. La parte destra del mio corpo era tutta spappolata. Immobile per sei mesi…” . Un recupero durissimo, tra cliniche e fisioterapia estenuante, che gli permise di sperare in un ritorno alle corse.

Il ritorno in F1 e il trionfo endurance

Dopo un periodo di riabilitazione e alcune gare nei rally, Kubica tornò in forma e tornò a collezionare punti anche in Formula 1, correndo con Williams nel 2018-19. Tuttavia, la F1 non gli avrebbe riservato un ritorno stabile al vertice. Fu così che archivio il passato e reinventò la propria carriera nel World Endurance Championship (WEC) e nella categoria LMP.

Nel 2021 vinse in LMP2, ma perse un’altra vittoria a Le Mans proprio sul traguardo, una beffa amara che lo segnò profondamente . Dopo altri successi nel WEC (come il Lone Star Le Mans nel 2024) e tante gare di preparazione, l’affiatamento nel team AF Corse culmina quest’anno nel trionfo assoluto.

Le fasi decisive della 24 Ore

  • Buona qualifica, ma la #83 parte leggermente dietro ai Ferrari ufficiali e alla Porsche.
  • Durante la notte, Kubica stampa tempi imprendibili e si porta in testa nella sessione notturna .
  • La safety car tarda a entrare, permettendo strategie libere. Poi, nel pieno della fase finale, comincia la battaglia: pit-stop, rifornimenti e tempo soppesato insieme al box permettono di resistere al ritorno di Porsche .
  • Ultima ora di fuoco: Kubica, sotto pressione fisica e psicologica, tiene dritta la testa e porta la #83 all’arrivo .

Le parole di Kubica

Al traguardo, con le forze che calavano e il fiato corto, dichiarò: “È stata una lunga 24 ore… finalmente ce l’ho fatta, e in Hypercar. Vittoria meritata, non è stata una passeggiata”. Un commento semplice ma intenso, che rende giustizia alla portata dell’impresa.

Un messaggio potente per lo sport

La parabola di Kubica è una lezione universale: non esistono vette troppo alte quando la passione, la tenacia e la capacità di ripartire si compensano alla grande. Un pilota che sembrava condannato ha trasformato la tragedia in nuova gloria, restituendo agli appassionati un modello di determinazione.

Il futuro di Kubica

Prossimamente Kubica continuerà nella WEC con AF Corse, con l’obiettivo di sognare presto altre gare epiche. Ma ora, per un weekend, ha messo Le Mans al centro del mondo. E lo ha fatto senza inventare nulla: solo la potenza della sua storia.

In conclusione, la vittoria di Robert Kubica a Le Mans non è solo un trionfo sportivo: è la storia di una ripresa che trascende lo sport. L’ex promessa della F1, ridotta a un corpo spezzato nel 2011, si è ricostruita con tenacia, fino a scrivere una delle pagine più belle nella storia della 24 Ore.

E, allo stesso tempo, ha acceso una nuova luce sulla scena mondiale: quella di chi non si arrende, di chi guarda all’orizzonte e, con un sorriso, torna a vincere.

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