La nuova stagione NBA si è aperta con un momento speciale: Michael Jordan, leggenda dei Chicago Bulls, è tornato sotto i riflettori, ma questa volta non sul parquet. L’ex campione ha fatto il suo debutto come collaboratore speciale per NBC, l’emittente che dopo 23 anni ha ripreso i diritti per trasmettere le partite del campionato americano di basket. Durante l’intervallo della sfida tra Oklahoma e Houston, Jordan ha condiviso le sue emozioni e i suoi pensieri sul basket e sulla vita lontano dal campo.
Jordan commentatore per NBC: il ritorno in TV
Michael Jordan ha esordito come voce televisiva durante la gara inaugurale della stagione NBA. Il suo primo intervento è arrivato nell’intervallo della partita tra Oklahoma e Houston. “Vorrei poter prendere una pillola magica, indossare dei pantaloncini e andare a giocare a basket, perché è quello che sono. Questo tipo di competizione è ciò per cui vivo, e mi manca”, ha dichiarato Jordan. L’ex campione, oggi 62enne, ha aggiunto: “Non tocco una palla da anni”. Le sue parole hanno riportato l’attenzione sulla nostalgia che prova per il basket giocato.
Il rapporto con la famiglia e il tempo
Jordan ha sottolineato come la fine della carriera agonistica gli abbia permesso di riscoprire il valore del tempo dedicato ai propri cari. “Non sai mai veramente, quando sei nel pieno della tua carriera, quanto tempo non puoi dedicare alla famiglia. Ed è quello che posso fare ora. Il bene più prezioso che ho è il tempo”, ha spiegato. L’ex giocatore ha ribadito di non aver più preso in mano una palla da basket da anni, ma di apprezzare la possibilità di vivere momenti importanti con la famiglia.
La nostalgia per il campo e la consapevolezza dei limiti fisici
Jordan non ha nascosto la nostalgia per il campo, ma ha anche ammesso che il suo corpo non è più quello di un tempo. “È meglio per me stare seduto qui a parlare, piuttosto che farmi male al tendine d’Achille e stare su una sedia a rotelle per un po’”, ha detto. L’ex campione ha così spiegato la sua scelta di restare vicino al basket in un ruolo diverso, consapevole dei limiti fisici che l’età comporta.
