Flora Tabanelli, protagonista della stagione 2024-2025 nello sci freestyle, ha vissuto una giornata importante a Milano, dove si è recata presso il centro Ortholabsport per effettuare rilevazioni posturali e ritirare un tutore personalizzato per il ginocchio. Questo passaggio rappresenta un momento chiave nel suo percorso di recupero dopo l’infortunio di inizio novembre.
Recupero e allenamenti in Val di Fassa
Dopo aver concluso la riabilitazione al J-Medical di Torino, Flora Tabanelli è tornata ad allenarsi in Val di Fassa. Qui alterna il lavoro a secco ai primi rientri sugli sci, limitandosi per ora a curve in campo aperto e senza affrontare ancora i salti. Secondo quanto riportato, il tutore realizzato su misura da Ortholabsport sarà fondamentale per riprendere gradualmente i trick in sicurezza. L’atleta sta anche portando avanti l’ultimo anno delle scuole superiori, dimostrando determinazione nel conciliare sport e studio.
Le parole di Flora: “Non penso troppo alle vittorie”
Durante la giornata milanese, Flora ha raccontato il suo approccio allo sport e al momento che sta vivendo. “In realtà non ci penso più di tanto. Nel senso che rivivo i momenti belli, ma non sono una persona che torna continuamente a pensare alle vittorie. Preferisco godermi quello che succede sul momento e poi guardare avanti, verso i prossimi obiettivi”, ha spiegato. Sull’infortunio, ha aggiunto: “All’inizio non è stato facile, soprattutto perché è successo nel momento sbagliato… anche se in realtà non esiste mai un momento giusto per un infortunio, soprattutto se sei un’atleta agonista. Però era successo e bisognava accettarlo. Già dal secondo giorno mi ero messa in testa che volevo tornare sugli sci il prima possibile: avere un obiettivo mi ha aiutata molto. Sicuramente questo periodo mi ha fatta crescere anche dal punto di vista mentale.”
Famiglia, creatività e consigli alle giovani atlete
Flora ha parlato anche del ruolo della famiglia e della creatività nella sua carriera. “Per me significa tantissimo. Mio fratello è stato un idolo fin da quando ero piccola: è lui che mi ha spinta a iniziare questo sport. Ancora oggi ci scambiamo consigli ed è bellissimo averlo sia in squadra che in famiglia. Ho anche una sorella più grande che fa l’artista ed è maestra di sci, quindi in famiglia ci ispiriamo molto a vicenda.” Sulla creatività, ha detto: “La creatività fa parte del mio sport. Anche in aria, qualcuno dice che ‘disegniamo delle linee colorate’, quindi c’è sicuramente qualcosa di artistico. Credo che la creatività sia sempre stata parte della mia vita: mio padre era graphic designer e fin da piccoli siamo cresciuti circondati dall’arte. Sono felice che mia sorella continui su questa strada e io stessa frequento un liceo artistico, quindi è qualcosa che sento profondamente mio.”
