Arrigo Sacchi: “Tornare in panchina? Ho 78 anni, non sono matto”

L'ex allenatore smentisce le voci di un suo ritorno in panchina e chiarisce la sua posizione.

Sacchi smentisce le voci di un ritorno

Arrigo Sacchi, intervistato da Gazzetta.it, ha smentito categoricamente le voci di un suo possibile ritorno in panchina. “State scherzando? Al calcio ho dato tutta la mia vita, ma adesso, a settantotto anni, come posso pensare di tornare in panchina? Non sono mica matto”, ha dichiarato l’ex allenatore. Le voci erano circolate sul web, ma Sacchi ha chiarito che si tratta di un equivoco. “Ho semplicemente mandato un messaggio a Galliani nel quale gli ho detto che, se avesse bisogno di un aiuto per il Monza, io sarei disponibile. Ma non certo per fare l’allenatore”, ha aggiunto.

Il rapporto con Galliani e Berlusconi

Sacchi ha voluto sottolineare la sua gratitudine verso Adriano Galliani e Silvio Berlusconi per tutto ciò che hanno fatto per lui nel corso della sua carriera. “Io sono riconoscente a Galliani, come al presidente Berlusconi, per tutto quello che hanno fatto per me”, ha affermato. Nonostante i suoi numerosi contatti con allenatori e dirigenti, Sacchi ha ribadito che non ha intenzione di tornare ad allenare. “Ho tanti contatti con allenatori e dirigenti, il calcio lo vivo ancora, lo osservo, lo studio e ne scrivo per la Gazzetta”, ha spiegato.

Il calcio moderno e il suo lascito

Parlando del calcio moderno, Sacchi ha riconosciuto il talento di allenatori come Ancelotti e Guardiola, ma ha anche ricordato i successi ottenuti con il Milan. “Ne esistono di più bravi, credetemi. Penso ai miei amici Ancelotti e Guardiola, in particolare”, ha detto. Tuttavia, ha sottolineato che ciò che è stato fatto con il Milan difficilmente potrà essere ripetuto. “C’era un progetto chiaro, c’era un gioco innovativo, c’erano calciatori bravi che erano prima di tutto delle persone perbene, e c’era una società che funzionava a meraviglia”, ha concluso Sacchi, ribadendo che non tornerà in panchina.

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