“Fango in Paradiso” è il brano che Francesca Michielin ha cantato al Festival di Sanremo stasera. La canzone è un racconto emotivo e personale che esplora il contrasto tra la bellezza e la difficoltà della vita.
Il significato della canzone
Nel brano, l’artista parla della sua esperienza personale, riflettendo sulle difficoltà e sugli ostacoli che inevitabilmente si incontrano nel cammino verso i propri sogni, ma anche sulla bellezza che emerge proprio da questi momenti complicati. Il “fango” rappresenta la fatica, la sofferenza e le difficoltà che fanno parte della vita, mentre il “paradiso” simboleggia le conquiste e i momenti di gioia che possiamo raggiungere, nonostante tutto. La canzone racconta dunque di come i momenti più bui possano essere essenziali per crescere e arrivare a qualcosa di più grande. Francesca Michielin ha spesso dichiarato che con “Fango in Paradiso” voleva trasmettere un messaggio di speranza, invitando l’ascoltatore a non arrendersi mai, a guardare oltre le difficoltà e a cercare la bellezza anche nei periodi più complicati. La sua partecipazione a Sanremo con questa canzone ha avuto anche un significato particolare, rappresentando una nuova tappa del suo percorso artistico, più matura e consapevole. La canzone, infatti, ha riscosso successo per il suo messaggio profondo, ma anche per la sua sonorità sofisticata, un mix di pop e influenze più ricercate, che ha caratterizzato il suo stile musicale in evoluzione.
Il testo
Dopo centomila lacrime
Le grondaie cadono
Non so se vorrei rifarlo da capo
Quasi speravo tu mi avessi tradito
Ti avrei scritto tutto in un messaggio
Ma non sapevo se ero in grado
Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio
Ma avrei voluto fosse tutt’altro
E va bene
E va bene
E va bene così
Non mi aspetto niente di sensato
Come quei cartelli gialli per terra con su scritto
“Attenzione! Il pavimento è bagnato”
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita in un film
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Quante volte mi avrai fatto il cinema
Dentro a quel supermercato
Non so se l’avevi considerato
Che uno dei due sarebbe stato da schifo
Ma va bene
Va bene
Più o meno così
Non mi aspetto niente di sensato
Da chi l’edera la compra già finta e poi in estate la tiene su un balcone in un vaso
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Ma non lo so
Programmare un addio chiusi in macchina
Quasi zero poesia, solo pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di amarsi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà se ti vedrò in giro
Se avrai perso, se avrò vinto
Se c’è fango in Paradiso