Durante la seconda tappa del tour ‘Alaska Baby’ di Cesare Cremonini allo stadio San Siro di Milano, tra il pubblico era presente anche Martina Maggiore, ex compagna del cantautore e ispiratrice del brano ‘Giovane Stupida’. L’influencer non è riuscita a trattenere l’emozione e ha lasciato lo stadio prima della fine dello show, probabilmente perché il concerto le ha riportato a galla il forte legame con Cremonini.
Il video diventa virale su TikTok
Martina Maggiore ha condiviso sui social una foto del palco con un’emoji a forma di cuore rosso e una farfalla azzurra, seguita da un video in cui appare con il volto segnato dalle lacrime. Ironizzando sulla situazione, ha dichiarato: “L’ho presa benissimo, non ho pianto affatto”. Il video è rapidamente diventato virale su TikTok, suscitando numerosi commenti e condivisioni. A raccontare il suo improvviso allontanamento è stato l’amico Mauro Bianchi, in un video su TikTok: “L’emozione era troppo forte, non ce l’ha fatta a rimanere fino alla fine”. La relazione tra Martina e Cesare era iniziata nel 2018 ed è durata oltre quattro anni. Di recente, Martina ha pubblicato il libro Ma che Stupida Ragazza, in cui ripercorre la storia d’amore e le ferite lasciate dalla separazione: “Era cominciata come una favola, ma le favole spesso nascondono lati oscuri”, scrive, facendo riferimento a tradimenti e bugie. Intanto, sul palco, Cremonini si esibiva davanti a uno stadio gremito di amici e volti noti, da Valentino Rossi a Luca Carboni, fino a Chiara Ferragni.
Il successo del tour ‘Alaska Baby’
Il tour ‘Alaska Baby’ di Cesare Cremonini ha registrato un enorme successo, con 13 stadi sold out e oltre 550.000 biglietti venduti. La tournée, che ha preso il via con una doppia data a San Siro il 15 e 16 giugno, segna il ritorno live del cantautore dopo tre anni di assenza dai palchi. Lo spettacolo unisce i grandi classici della sua carriera alle sonorità del nuovo album ‘Alaska Baby’, anticipato dai singoli di successo ‘Ora che non ho più te’ e ‘San Luca’ in collaborazione con Luca Carboni.
