Jasmine Trinca premiata alla Festa del Cinema di Roma: “Le vite libere le fanno le donne che ci attraversano”

Alla chiusura della Festa del Cinema di Roma 2025, Jasmine Trinca riceve il Premio Monica Vitti come miglior attrice per "Gli Occhi degli altri" e pronuncia un discorso toccante.

La Festa del Cinema di Roma 2025 si è conclusa con una cerimonia ricca di emozioni e riconoscimenti. Sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica hanno sfilato numerose personalità del cinema italiano, tra cui la madrina Ema Stokholma, l’attrice Barbara Ronchi e la presidente di giuria Paola Cortellesi. La serata ha visto la premiazione di talenti emergenti e affermati, celebrando il meglio del cinema contemporaneo.

I vincitori della serata

Il premio per il Miglior Film è stato assegnato a “Left-Handed Girl” di Shih-Ching Tsou, una pellicola che ha conquistato la giuria per la sua profondità narrativa. Il Gran Premio della Giuria è andato a “Nino” di Pauline Loquès, mentre Wang Tong ha ricevuto il riconoscimento per la Miglior Regia con “Chang ye jiang jin” (“Wild Nights, Tamed Beasts”). Alireza Khatami è stato premiato per la Miglior Sceneggiatura con “The Things You Kill”. Il Premio Speciale della Giuria è stato conferito al cast del film “40 secondi” di Vincenzo Alfieri, che ha dichiarato: “Abbiamo provato a restituire a una storia tragica un grande rispetto”.

Jasmine Trinca miglior attrice

Jasmine Trinca ha ricevuto il Premio Monica Vitti come Miglior Attrice per la sua interpretazione in “Gli Occhi degli altri”, film ispirato al delitto Casati Stampa. Sul palco, visibilmente emozionata, ha dichiarato: “Mi rendo conto che è un premio all’attrice, ma anche e soprattutto un premio al film, perché non si sta soli al mondo e non si sta soli in un film”. Ha ringraziato il collega Filippo Timi, definendolo “il più dolce conte Dracula possibile”, e il regista Andrea De Sica, con cui ha condiviso un lungo percorso professionale. 

Un messaggio di libertà e solidarietà

Nel suo discorso, Trinca ha sottolineato l’importanza dell’empatia nel cinema: “Abbiamo tutti una fortuna: il cinema ci costringe all’empatia. Ci costringe a stare seduti, a guardare che le cose accadano e che le cose esistano, ad ascoltare la voce di qualcuno”. Ha dedicato un pensiero alle donne che lottano per la libertà e l’emancipazione, affermando: “Il mio pensiero è per tutte le donne che questa voce l’hanno trovata, per quelle che non pensavano di averla, per quelle che – mentre la cercavano – sono state zittite da uomini violenti”. Ha concluso con una riflessione personale: “Le vite libere le fanno le donne che ci attraversano”. 

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