In Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto ospite in collegamento Marco Rotoni, sindaco di Servigliano, borgo della provincia di Fermo.
Servigliano è un piccolo Comune in provincia di Fermo ed è inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Il paesino marchigiano si trova a metà strada tra l’Appennino e la costa adriatica e diversamente dai borghi confinanti che sono arroccati sulle colline, Servigliano sorge in una zona quasi pianeggiante.
Il territorio comunale è collocato nella valle del fiume Tenna che proviene dai Monti Sibillini e in direzione sud rispetto al centro storico la città aumentata di altitudine in corrispondenza con le sue frazioni Colle Clementino, Fontemaggio, Madonnetta, Commenda, San Filippo, Santa Lucia, San Pietro e Curetta.
In principio anche Servigliano sorgeva sulla cima di un’altura, con il nucleo originario che risaliva all’anno Mille e il suo toponimo proviene da una villa romana a pochi chilometri dall’attuale posizione.
Le prime tracce di presenza umana in zona risalgono al tempo dei Piceni e degli Etruschi, ma saranno i Romani nel I secolo a.C. a costruire le prime ville, le cui tracce oggi sono visibili lungo la strada provinciale Matenata.
Servigliano è nata quindi come Castello di San Marco sul Monte nell’XI secolo, grazie al lavoro di 16 famiglie locali che si sottomettono al governo del vescovo di Fermo. Il momento più importante della storia della città risale al 1454, quando l’abate di Farfa di Santa Vittoria in Matenano affida la piana di San Gualtiero alla pieve di Servigliano.
Nel 1771 il paese frana verso valle e viene ricostruito nella posizione attuale, vicino al convento dei Frati Minori Osservanti, da papa Clemente XIV e in suo onore viene ribattezzato Castel Clementino. La ricostruzione prosegue anche sotto Pio VI e nel 1863 il borgo riprende il suo precedente nome.
Nel 1915 a Servigliano viene costruito un campo di prigionia che fino al 1955 andrà a condizionare le vicende storiche della cittadina. Qui, infatti, transiteranno prigionieri austriaci, ebrei, inglesi, maltesi, greci e americani, nonché profughi italiani provenienti da Etiopia, Libia e Istria.
Durante la settimana di Ferragosto l’amministrazione comunale ricorda le vicende del XV secolo con il Torneo Cavalleresco Castel Clementino che rievoca la donazione dell’Abate di Farfa della piana di San Gualtiero alla comunità di Servigliano.
A giugno, invece, si può assistere all’Infiorata del Corpus Domini.All’alba gli infioratori cominciano a comporre un percorso floreale lungo le mura del centro storico creando motivi geometrici e scene di arte sacra.
Luoghi d’Interesse a Servigliano
- Centro storico: è racchiuso all’interno di un perfetto quadrilatero realizzato secondo un impianto urbanistico sviluppato nel Settecento in stile neoclassico e ispirato al sistema romano di cardi e decumani;
- Cinta muraria: vi si accede superando tre porte monumentali (Porta Clementina a nord, Porta Pia a sud e Porta Santo Spirito a sud-ovest;
- Collegiata di San Marco: affiancata da una torre campanaria, è stata realizzata in stile neoclassico con un ambiente a navata unica e cappelle laterali che ospitano le reliquie di San Gualtiero e San Servigliano;
- Palazzo Pubblico: edificio con doppio porticato che è stato eretto utilizzando il materiale di recupero risultante dallo smantellamento della torre di Servigliano Vecchio;
- Casa della Memoria: aperta nel 2001, accoglie un’esposizione multimediale che racconta del campo di prigionia di Servigliano grazie a documenti e testimonianze dell’epoca;
- Chiesa di Santa Maria del Piano: edificata nel XV secolo dalla confraternita della Madonna del Soccorso, è stata restaurata nel XVIII secolo;
- Area Archeologica di Falerio Picenus: si trova nella frazione Piane di Falerone e qui si possono osservare i resti di un’antica città romana datata 31 a.C.
Piatti e prodotti tipici di Servigliano
Sul territorio di Servigliano si producono salumi e formaggi di ottima qualità, nonché olio d’oliva extravergine e vini pregiati, alcuni dei quali premiati anche a livello nazionale. Invece tra i piatti tipici locali abbiamo il serpe di cioccolato, un dolce natalizio, il ciauscolo, un salame spalmabile e i vincisgrassi, una specie di lasagna con ragù e besciamella.