Macerata Feltria, borgo marchigiano nella provincia di Pesaro e Urbino

Oggi ci troviamo a Macerata Feltria, caratteristico borgo in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche. Scopriamo insieme le sue attrazioni!

In questo appuntamento di “Saluti da Kiss Kiss“, rubrica in onda dal lunedì al sabato su Radio Kiss Kiss, facciamo tappa a Macerata Feltria, in provincia di Pesaro e Urbino.




In epoca romana, nel territorio comunale, precisamente nel pianoro della pieve medievale di San Cassiano in Pitino, sorgeva la cittadina di Pitinum Pisaurense

Si trattava di un centro di probabile (ma non certa) origine celtica, in quanto la zona in epoca preromana era popolata dai Galli Senoni.

Lo stemma del Comune di Macerata Feltria è stato approvato con D.P.C.M. del 1º settembre 1958.

«D'azzurro alla torre d’argento, murata di nero, aperta del campo, addestrata da un albero al naturale; il tutto su pianura di verde; al capo d'azzurro all'aquila al naturale»
(D.P.C.M. 01.09.1958 riconoscimento di stemma)

Il gonfalone comunale è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 3 settembre 1958.

«Drappo di azzurro…»

Perché si chiama così?

Macerata Feltria, in passato Macerata di Montefeltro, affonda le radici nel municipio romano di Pitinum Pisaurense (da Pitinum, “abete” e Pisaurus, l’attuale fiume Foglia) documentato dal III sec. a.C. e ricordato da Plinio tra quelli della sesta regione augustea.

Il nome Macerata deriverebbe dalle macerie della città romana distrutta dai Goti, sulle quali nel secolo XI fu costruito il nuovo abitato.



Cosa vedere? I monumenti storici.

Macerata Feltria è un borgo dalle due anime, l’antico paese fortificato che sovrasta la parte più bassa fuori mura risalente al ‘700. Una cittadina incastonata nel Montefeltro circondata da natura e un paesaggio rilassante fatto di verdi campi coltivati in collina. Ricca di storia sia nel castello che nel borgo, ma anche nelle immediate vicinanze, con la Pieve di San Cassiano in Pitino e la sua area archeologica.

Chiesa di San Michele Arcangelo

Il primo edificio che incontriamo è relativamente recente.
La chiesa di San Michele Arcangelo costruita nella seconda metà dell’‘800. Ha una forma regolare e molto semplice, l’interno è costituito da una sola navata con altari laterali addossati alle pareti, il presbiterio sopraelevato ed abside semicircolare. Molto interessante è la cripta completamente realizzata in pietra e mattoni e l’enorme, prezioso Crocifisso ligneo realizzato da Carlo da Camerino datato 1396.

Borgo Antico Fortificato

Per ammirare la zona più antica e fortificata di Macerata Feltria, che risale al periodo longobardo, bisogna salire in collina.
Oltrepassato il ponte di San Francesco che unisce il Borgo con il Castello giungiamo davanti all’omonima chiesa e il convento, eretti nella metà del ‘300.
Le meravigliose viuzze ben ristrutturate ci accompagnano fino alla Torre civica e al Palazzo del Podestà.
Il Palazzo del Podestà oggi sede del Museo Civico Archeologico, fu eretto nel XII secolo, ospita moltissimi reperti , oggetti, statuette, bronzee provenienti dagli scavi dell’antico municipio romano di Pitinum Pisaurense e zone limitrofi.
Dalla cima del Castello lo sguardo si perde nella valle del Montefeltro tra verdi colline e campi coltivati. Siamo avvolti da una quiete unica ed esclusiva.

Chiesa di San Giuseppe

Poco distante dal Palazzo del Podestà la piccola chiesa di San Giuseppe cattura la nostra attenzione, costruita nel XIV secolo, all’interno conserva alcune opere di rilievo tra cui la tela “La Madonna del Rosario” di scuola baroccesca e il palazzo Evangelisti con il portale a bugnato di arenaria il cui interno presenta affreschi, camini e stemmi(sec.XVI). Sull’altare uno splendido paliotto in cuoio restaurato grazie al Rotary di Urbino, prezioso reperto del 1300. Un luogo raccolto molto spirituale che induce alla riflessione e al silenzio

Convento Clarisse

Scendendo lungo la sponda del fiume Aspa notiamo il Mulino delle Monache e il convento delle Clarisse entrambi realizzati nel ‘500 . Oggi utilizzato come ristorante ma una volta le Monache di Santa Chiara lavoravano e coltivavo olivi, vite, castagni e soprattutto grano.

Il borgo offre subito al visitatore le sue bellezze, che sono, in via Ugo Bassi – uno dei vicoli più antichi, annunciato da una meridiana – il settecentesco teatro dei Condòmini, che dell’edificio originario conserva la sola facciata, il  palazzo Antimi Clari con annessa cappella gentilizia, e il palazzo Gentili Belli collegato alla grande filanda, bell’esempio di archeologia industriale ottocentesca. Nella zona circostante sorgono il mulino delle Monache, di origine cinquecentesca, originariamente appartenuto alle Clarisse, e un casino rurale. Tutta l’area rispondeva alle esigenze dello sviluppo agrario e industriale del Montefeltro nel XIX secolo.

Cosa fare?

Il borgo è adagiato in una conca dominata a ovest dal monte Carpegna e circondata tutt’intorno da colline che degradano dolcemente verso il mare. Gli ampi tornanti con cui le strade si arrampicano su queste colline, erano le salite preferite dal grande ciclista romagnolo Marco Pantani.
Un percorso attrezzato conduce dal borgo a un piccolo lago artificiale attraverso i colori e i profumi di una natura sorprendente. Interessanti sono anche le numerose frazioni di Macerata Feltria, in particolare quelle di Cisterna, di Mondagano e di Cerignano, le ultime due dotate di fortificazioni ristrutturate dal grande architetto rinascimentale senese Francesco di Giorgio Martini.
Per gli amanti delle cure termali, sorge il moderno stabilimento di Pitinum Thermae che sfrutta le sorgenti naturali di Certalto, ricche di acque solfuree contenenti preziose proprietà terapeutiche.

Le Terme di Macerata Feltria

“Pitinum Thermae”, lo stabilimento termale tra le frazioni di Certalto e Apsa, che sfrutta le sorgenti naturali di acque sulfuree. Il meraviglioso complesso termale ospita il Reparto pediatrico termale dove fenomeni di natura allergica delle vie respiratorie, sinusiti, otiti, faringo-laringiti, tossi e raffreddori perduranti come le malattie indotte da smog, vengono curate con affetto e professionalità nel bambino.

Area Archeologica di Pieve di San Cassiano in Pitino

Area Archeologica di Pieve di San Cassiano in Pitino, antico municipium di Pitinum Pisaurense, tra il torrente Cacciarvello e il torrente Apsa III secolo a.C.
L’ingresso è libero e gratuito

Quali sono gli eventi più importanti a Macerata Feltria?

  • “Il Paese delle Meraviglie“, un evento natalizio ricco di mercanti, artisti di strada e concerti il tutto in una meravigliosa scenografia con effetti di luce che illuminano il “Castello. (dicembre)
  • L ’Antica Fiera di San Giuseppe, una manifestazione secolare con tantissime bancarelle, prodotti tradizionali, stand gastronomici e prodotti tipici locali. (marzo)

Infine è possibile fare: Pesca sportiva sulle rive del lago artificiale, nordic walking, passeggiate e pedalate sulle colline che si prestano in modo particolare ad essere percorse in bicicletta.

Cosa mangiare? 

La specialità è la torta con uva secca e noci, considerata un tempo il pane dei poveri perché fatta con ingredienti che i contadini avevano sempre in casa: noci, uvetta, zucchero, farina e olio.

La filosofia è quella del kilometro zero e vale per le carni di razza marchigiana, romagnola e chianina; per i formaggi e i salumi, tra i quali la porchetta marchigiana; per i prodotti del bosco come funghi e tartufi; per le coltivazioni di zafferano e per i vini.

Ecco alcuni ristoranti da provare!

  • Mulino delle Monache
  • La Cotta
  • Agriturismo la Faggiola di Paci Flavio

Quello che non sai: le curiosità

  • Fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia
  • Macerata Feltria fu fondata dai Pelasgi, misteriosa popolazione preellenica.
  • Il nome Macerata (macerie) forse venne dato alla città romana distrutta dai Goti nel XI sec.
  • Nel 1376 i frati francescani del convento della Faggiola chiedono di essere trasferiti nella vicina Macerata Feltria; inizia così la costruzione dell’imponente complesso conventuale di San Francesco.
  • Il Palazzo del Podestà in passato ebbe una funzione di carcere lo testimoniano le massicce porte con spioncino e le pareti in legno installate per evitare la fuga dei carcerati.
  • Museo della Radio d’Epoca: purtroppo abbiamo trovato chiuso… torneremo!
  • Una targa commemorativa ci ricorda il passaggio di Giuseppe Garibaldi nel suo itinerario da Roma a Venezia nel 29 luglio 1849

In Good Morning Kiss Kiss è intervenuto Andrea Brisigotti, Consigliere Comunale di Macerata Feltria:

«Oggi è una giornata particolare, è la Giornata della Memoria, e il Comune di Macerata Feltria ha voluto collocare alcune pietre d'inciampo, per ricordare una storia tragica, ma in parte, almeno qui, con un lieto fine. Negli anni dal 1940 al 1943 furono internate diverse famiglie di ebrei, che vennero accolte con particolare benevolenza dalla popolazione, tanto che furono aiutate e i maceratini contravvennero anche le leggi, rischiando la vita e aiutando gli ebrei a scappare. È una storia bella, di umanità. Iniziamo poi la visita di Macerata Feltria dalla parte medievale, precisamente dal Castello, con la sua torre dell'XI secolo. Siamo in una regione particolare, a cavallo tra Emilia Romagna, Toscana, Marche, quindi con un panorama incredibile. La Pieve di San Cassiano è originariamente del VI secolo, l'attuale edificio è un rifacimento del X-XI secolo con materiale di risulta del municipio romano, perché la chiesa sorge sull'area di un municipio romano. La storia del nostro borgo è millenaria e si chiama così proprio perché sorge dalle macerie del municipio romano Pitinum Pisaurense. All'interno e intorno alla chiesa è possibile visitare alcune aree scavate dove ci sono edifici pubblici tra cui anche delle terme. C'è una stazione termale che infatti speriamo di far ripartire al più presto. Inoltre, qui è presente il Museo della radio d'epoca, forse il secondo più importante d'Italia, con una serie di reperti che vanno dalle origini della radio fino agli anni '60. Il museo è collocato all'interno del Convento di San Francesco, altra struttura trecentesca da vedere assolutamente. L'appellativo di "borgo nascosto" viene dal fatto che Macerata Feltria è divisa in due: la parte medievale con il Castello che svetta ed è ben visibile e la parte del borgo rinascimentale costruito dal '400 in poi. Tra le specialità tipiche del nostro borgo c'è la torta con le noci, dolce fatto con uvetta, noci, strutto.»

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