Tre italiani su dieci, nel 2022, hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici, con livelli d’uso più elevati nei bambini fino a 4 anni di età e negli over 75. Il Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza 2022-2025 delinea strategie per arginare il fenomeno, implicando azioni multidisciplinari a livello nazionale, regionale e locale. Uno dei pilastri del Piano è la sorveglianza, in quanto consente di stimare l’impatto epidemiologico e di valutare l’efficacia degli interventi messi in atto per il contrasto. “Ogni trenta secondi una persona muore per antibiotico-resistenza, calcolando cinque milioni di vittime all’anno, e nell’Ue una infezione su cinque è causata da agenti microbici resistenti”. Così, Sandra Gallina direttore generale “Salute e Sicurezza alimentare” della commissione europea, sottolineando che quella in corso può essere definita come “una grande e continua pandemia”. Gallina avverte anche relativamente al costo, che definisce enorme: “C’è un imperativo scientifico a combattere il fenomeno, ma anche uno economico poiché la resistenza microbica non è più affrontabile dai nostri sistemi”.
L’elenco dei dodici batteri più pericolosi al mondo -stilato dall’Oms- è diviso in tre categorie: a priorità assoluta, alta e media. Al primo gruppo appartengono Acinetobacter, Pseudomonas ed Enterobacteriaceae, che colpiscono particolarmente in ospedali e luoghi di cura in genere, causando vari tipi di infezioni, come polmoniti e setticemie. La seconda categoria contiene, fra gli altri, i microrganismi responsabili di salmonella e gonorrea, l’H. pylori che si annida nello stomaco e lo stafilococco aureo. Al terzo gruppo lo Streptococcus pneumoniae, contro il quale la penicillina si sta rivelando sempre meno efficace e che provoca fra l’altro polmoniti e meningiti.
L’uso eccessivo e spesso inappropriato degli antibiotici, insieme all’aumento delle infezioni correlate all’assistenza, hanno determinato il diffondersi di ceppi di batteri resistenti all’antibiotico, riducendo l’efficacia di questi farmaci nel trattamento di molte malattie infettive e causando in Italia più di undicimila decessi all’anno. Per contrastare questo fenomeno il ministero della salute e l’Aifa hanno lanciato una campagna informativa. Realizzato uno spot al fine di aumentare la consapevolezza sul consumo responsabile. “L’antimicrobico-resistenza -spiega il ministro Schillaci- è una delle minacce più pericolose per il futuro della salute pubblica e per la tenuta dei sistemi assistenziali a livello globale. E’ essenziale incentivare le migliori pratiche e l’appropriatezza prescrittiva per ridurre la diffusione di infezioni resistenti a questi farmaci”.