Willie Peyote: “Auspico una reazione da parte di tutti a difesa di spazi come l’Askatasuna”

Il rapper torinese esprime preoccupazione per lo sgombero del centro sociale Askatasuna, sottolineando il suo valore culturale e sociale per la città.

Il rapper torinese Willie Peyote ha espresso profonda preoccupazione per lo sgombero del centro sociale Askatasuna, avvenuto recentemente a Torino. In un’intervista, l’artista ha sottolineato l’importanza di questo spazio per la cultura underground e il tessuto sociale della città.

L’importanza di Askatasuna per la cultura torinese

Nel corso di un’intervista a Il Manifesto, Willie Peyote, nome d’arte di Guglielmo Bruno, ha dichiarato: “È un luogo che per me ha sempre significato molto: oltre ad averci suonato spesso, l’ho frequentato per assistere a concerti e ad altre attività. È uno di quei luoghi nei quali si è cercato di portare avanti una proposta culturale alternativa e underground e che, in quanto tale, rappresenta un bene per il tessuto artistico e sociale di una città come Torino”.

Preoccupazioni per l’intervento governativo

L’artista ha espresso timori riguardo all’intervento del governo nel mondo della cultura, affermando: “Mi preoccupa e, in un certo senso, mi spaventa. Che il governo decida di intervenire con così tanta forza sul mondo della cultura lo reputo un bruttissimo segnale, ma ciò che ancora di più mi intristisce è la mancanza di una reazione da parte della società civile”.

Appello all’unità e all’impegno collettivo

Willie Peyote ha lanciato un appello alla comunità per difendere spazi come Askatasuna: “Auspico una reazione da parte di tutti a difesa di spazi come l’Askatasuna e, più in generale, per arginare questa deriva autoritaria. Credo che sia proprio in momenti come questo che ci si debba unire per evitare un’ulteriore degenerazione verso una politica ancora più muscolare e lontana dai valori che mi sono stati inculcati”. 

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