Venditti e De Gregori: le nuove versioni di Generale e Ricordati di Me 

Francesco De Gregori e Antonello Venditti hanno unito le loro voci per reinterpretare due brani indimenticabili: Generale e Ricordati di Me.

In attesa del concerto che si terrà il 18 giugno 2022 allo Stadio Olimpico di Roma, Francesco De Gregori e Antonello Venditti hanno unito le loro voci reinterpretando due brani indimenticabili della storia della musica italiana: Generale e Ricordati di Me. Le due canzoni saranno incluse in un esclusivo 45 giri da collezione, in arrivo il 4 marzo.

Non è in realtà la prima collaborazione tra De Gregori e Venditti. Lavorarono già insieme a "Theorius Campus", il loro primo e unico album.



Ripercorriamo meglio alcune delle tappe fondamentali della loro vita e carriera!

1949. Roma, quartiere Trieste. Nasce Antonello Venditti, all'anagrafe Antonio Venditti. Giovanissimo si avvicina allo studio della musica. Ha una voce toccante, naturale, leggera. È capace di penetrare profondamente nel cuore del suo pubblico. Il suo punto di forza? Quando scrive, volge e rivolge il suo sguardo verso Roma. Roma è la sua musa ispiratrice. Nel corso della sua carriera, le dedicherà numerose canzoni: Roma Capoccia, Grazie Roma, C'è Un Cuore Che Batte Nel Cuore Di Roma. Ognuno di questi brani porta il suo nome, ognuno di essi è un omaggio alla sua città madre.

La svolta avviene negli anni ’80: tra le altre, esce Notte prima degli esami. La canzone, nata nel 1984, finisce col diventare l’Inno della Maturità. I ragazzi la cantano nelle piazze alla vigilia della prima prova degli esami di Stato. È un momento importante, paure e speranze si confondono nei loro occhi.

https://youtu.be/KwPG6HvY9PQ

1951. Roma. Dall’unione tra il bibliotecario Giorgio e l'insegnante di lettere Rita Grechi nasce Francesco De Gregori. È grazie al fratello che giovane inizia a esibirsi in pubblico: un giorno fa ascoltare al fratello una canzone da lui composta. Si intitola Buonanotte Nina. I suoi accordi sono presi da una canzone di De André ma eseguiti nella sequenza inversa. Luigi la impara e la canta al Folkstudio, poi propone al fratello di cantarla la domenica successiva. In questo locale romano, dove si esibiscono i grandi cantanti internazionali e le nuove leve della musica, De Gregori conosce Venditti che, nel suo libro, L'importante è che tu sia infelice, così lo ricorda: «Era un martedì quando staccai il primo passo dentro al Folkstudio di via Garibaldi e trovai un tale Francesco De Gregori che alternava composizioni sue a traduzioni di brani di Leonard Cohen e Bob Dylan». E non dice una bugia. Il Bob Dylan moderno ha in effetti una voce ipnotica, i suoi pensieri sono quelli di un poeta: "E con le mani amore, per le mani ti prenderò. E senza dire parole nel mio cuore ti porterò. E non avrò paura se non sarò come bella come vuoi tu. Ma voleremo in cielo in carne e ossa, non torneremo più". Così canta in La donna cannone, brano che afferma di aver scritto ispirato da un articolo che raccontava di un circo rimasto orfano delle sua più grande artista, fuggita via per un'amore sofferente.

https://youtu.be/MVcaHiCnR-w

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