Dopo mesi di silenzio e critiche, Thom Yorke ha deciso di esprimere pubblicamente la sua posizione sul conflitto in corso a Gaza. In un lungo post sui social, il leader dei Radiohead ha condannato gli estremismi di entrambe le parti coinvolte, sottolineando la necessità di fermare l’escalation di violenza.
Le dichiarazioni di Thom Yorke sul conflitto
Nel suo messaggio, Yorke ha affermato: “Penso che Netanyahu e la sua cricca di estremisti siano completamente fuori controllo e che debbano essere fermati, e che la comunità internazionale dovrebbe esercitare tutta la pressione possibile su di loro affinché desistano”. Ha inoltre criticato Hamas per aver “scelto di portare a termine gli atti orribili del 7 ottobre” e per “nascondersi cinicamente dietro la sofferenza di un popolo per perseguire i propri scopi”.
Le critiche ricevute e la risposta di Yorke
In passato, Yorke è stato criticato per la decisione dei Radiohead di esibirsi in Israele nel 2017, nonostante gli appelli al boicottaggio. Durante un concerto a Melbourne nell’ottobre 2024, un manifestante pro-Palestina ha interrotto la sua esibizione, accusandolo di non condannare il “genocidio israeliano di Gaza”. Yorke ha risposto invitando il contestatore a salire sul palco per esprimere le sue opinioni, ma di fronte al persistere delle interruzioni, ha lasciato temporaneamente la scena.
L’appello contro le polarizzazioni sui social media
Nel suo recente post, Yorke ha anche criticato le “cacce alle streghe sui social” che mettono sotto pressione artisti e altre figure pubbliche affinché prendano posizione su questioni complesse. Ha sottolineato come tali dinamiche aumentino la tensione e semplifichino eccessivamente problemi che richiedono un dibattito più approfondito e rispettoso.
