Roberto Vecchioni: “La mia ‘Sogna, ragazzo, sogna’ meritava una rivincita”

Roberto Vecchioni, in una recente intervista, ha parlato della rinascita del brano "Sogna, ragazzo, sogna", rifatta da poco con Alfa.

Una delle perle uscite dalla serata delle cover di Sanremo 2024 la firmano Roberto Vecchioni e Alfa. I due cantautori hanno ridato vita a un brano fin troppo sottovalutato dell’artista milanese, ovvero Sogna, ragazzo, sogna. È stato lui stesso a dirlo.

Infatti, afferma Roberto Vecchioni al Secolo XIX: “Sogna, ragazzo, sogna è molto più bella di Chiamami ancora amore. È una canzone che meritava una rivincita.

E ancora: “È universale, infatti i boyscout, i ragazzi cattolici, le ragazze delle scuole la cantavano già. Il grande pubblico invece no. Evidentemente è stato importante passare le consegne ad Alfa durante il Festival, perché significa che certi valori sono vivi.” Conclude poi Roberto Vecchioni: “L’ignoranza, l’incapacità di guardare gli altri, l’insensibilità di fronte al dolore delle persone. Sono le cose peggiori che possano esistere.”

SOGNA, RAGAZZO, SOGNA – ROBERTO VECCHIONI Ft. ALFA

E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l’amore, ragazzo ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno, a volte c’è qualcuno che deve vederlo

Sogna, ragazzo, sogna
Quando sale il vento nelle vie del cuore
Quando un uomo vive per le sue parole o non vive più
Sogna, ragazzo sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo, fallo pure tu
Sogna, ragazzo, sogna
Quando cala il vento ma non è finita
Quando muore un uomo per la stessa vita che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
Non cambiare un verso della tua canzone
Non lasciare un treno fermo alla stazione, non fermarti tu

Lasciali dire che al mondo quelli come te perderanno sempre
Perché hai già vinto, lo giuro e non ti possono fare più niente
Passa ogni tanto la mano su un viso di donna, passaci le dita
Nessun regno è più grande di questa piccola cosa che è la vita
E la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere
La vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare
La vita è così grande che quando sarai sul punto di morire
Pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo, sogna
Quando lei si volta, quando lei non torna
Quando il solo passo che fermava il cuore non lo senti più
Sogna, ragazzo, sogna
Passeranno i giorni, passerrà l’amore
Passeran le notti, finirà il dolore, sarai sempre tu
Sogna, ragazzo, sogna
Piccolo ragazzo nella mia memoria
Tante volte tanti dentro questa storia, non vi conto più
Sogna, ragazzo, sogna
Ti ho lasciato un foglio sulla scrivania
Manca solo un verso a quella poesia, puoi finirla tu

Lo voglio scrivere, cancellare e riscrivere
Strappare delle pagine, usar l’inchiostro invisibile
Per poterlo nascondere e non lasciarne traccia
Non so se sarà poesia oppure solo carta straccia
E in fondo c’ho solo vent’anni, ma sai che cosa sento?
Tutta la vita davanti eppure sto perdendo tempo
C’è chi corre perché scappa e poi chi corre perché insegue
Io corro perché solo quello mi fa stare bene
Salgo sopra questo palco per giocare con la vita
Ma se mi si spezza il fiato, se poi spezzo la matita?
Più in basso è il punto di partenza, più alta è la salita
Ma spero che il panorama valga tutta ‘sta fatica
Non so che cos’è l’amore, ma a volte lo percepisco
In un tramonto, uno sguardo, un disco
E se mi guardo attorno penso che son fortunato
Non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato

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