I 10 migliori dischi del 2025 secondo Rolling Stone

Una panoramica sui migliori album del 2025 secondo le Rolling Stone Usa.

 

Come ogni fine anno, Rolling Stone edizione statunitense ha tracciato una mappa completa della musica globale, pubblicando la sua attesissima classifica dei 100 album più rilevanti del 2025. Un anno che, secondo la storica rivista, ha premiato il coraggio creativo più della comfort zone, confermando una scena musicale viva, mutevole e profondamente sperimentale.

Il 2025 non è stato un anno di formule ripetute: artisti affermati, ritorni inattesi e nuove voci hanno spinto i confini dei generi, attraversando pop, rap, indie, flamenco, country, afropop e shoegaze con una sola direzione possibile, quella del rischio. Un panorama sonoro variegato, capace di unire generazioni e culture diverse, in cui la musica si è fatta racconto intimo, manifesto artistico e scommessa sul futuro.

All’interno di questa selezione ampia e articolata, Rolling Stone USA ha individuato i dieci album che più hanno segnato l’anno.

Al decimo posto troviamo Music di Playboi Carti, un disco che consolida il suo ruolo di riferimento per una nuova generazione di artisti digitali. Un lavoro consapevole e ambizioso, in cui il rapper riflette sul successo, sul potere e sui limiti della propria ascesa, mantenendo un magnetismo pop fuori dagli schemi.

Al nono posto si posiziona Hayley Williams con Ego Death at a Bachelorette Party, pubblicato a sorpresa. È il suo lavoro più centrato e libero, un album che attraversa influenze diverse e affronta con lucidità i traumi sentimentali, aprendo però lo sguardo a nuove possibilità personali e artistiche.

All’ottavo posto c’è Bleeds dei Wednesday, un disco che amplia il loro shoegaze originario fondendolo con rock sudista e ballate malinconiche. Il risultato è un viaggio gotico e intenso, guidato da testi taglienti e immagini emotivamente potenti.

Il settimo posto spetta a Tyler Childers con Snipe Hunter, prodotto da Rick Rubin. Un album che unisce radici country, riferimenti spirituali e incursioni in territori sonori inaspettati, confermando Childers come una delle voci più visionarie del country contemporaneo.

Al sesto posto tornano i Clipse con Let God Sort Em Out. Dopo anni di silenzio, il duo dimostra di non aver perso precisione lirica né freddezza narrativa, offrendo un disco solido, raffinato e fedele alla loro identità.

Il quinto posto è occupato da Getting Killed dei Geese, un album che smonta e ricompone il rock in modo originale e spiazzante. Ogni brano sorprende per energia, ironia e libertà espressiva, rendendo il disco uno dei più imprevedibili dell’anno.

Al quarto posto troviamo Baby di Dijon, un lavoro che gioca con tempo, spazio e generi. Un album frammentato e sperimentale, capace però di mantenere una forte componente emotiva e una sorprendente accessibilità.

Il terzo posto va a Rosalía con Lux, un disco che la consacra come una delle figure più audaci del pop contemporaneo. Tra riferimenti classici e visioni moderne, l’artista costruisce un’opera intensa, personale e profondamente spirituale.

Al secondo posto si piazza Lady Gaga con Mayhem. Considerato il suo album pop più potente degli ultimi anni, il disco unisce le sue radici artistiche a una visione matura e ambiziosa, fondendo influenze industrial, glam e pop in un progetto coerente e travolgente.

In prima posizione, come miglior disco del 2025 secondo Rolling Stone USA, c’è Bad Bunny con Debí Tirar Más Fotos. Un album che celebra l’identità portoricana attraverso 17 tracce che attraversano generi tradizionali e sperimentazione moderna. Un lavoro profondamente locale ma dal respiro globale, che ha dominato l’anno e rafforzato il ruolo di Bad Bunny come una delle figure più influenti della musica mondiale.

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