Ghali è stato uno dei personaggi più discussi dell’ultimo Festival di Sanremo e da settimane domina le radio e gli streaming con la sua hit Paprika. In un’intervista rilasciata a La Repubblica il cantante milanese di origine tunisina ha parlato con sincerità della propria infanzia e del rapporto con i suoi genitori.

Soprattutto la madre Amel gli ha insegnato ad essere gentile e a lei sente di dovere tanto. La donna è fuggita dalla Tunisia solo con una borsa e da lì si è spostata in Libia, Francia e infine a Milano. Ha cresciuto il figlio da sola, come racconta lo stesso Ghali: “Mio padre finì in carcere la prima volta quando avevo due anni. La seconda lo arrestarono il mio primo giorno di scuola. Suonarono alle quattro del mattino e lo portarono a San Vittore”.

La madre ha quindi lavorato come bidella e arrotondava facendo le pulizie e a tal proposito aggiunge: “Mi ha insegnato quello che in genere fanno un padre e una madre messi insieme. Anche di più. Intanto a essere educato. Poi la gentilezza e il gusto per lo stile. Soprattutto ha sempre creduto in me. La povertà la capisci solo se la vivi”.

Il cantante poi svela qualcosa in più sugli inizi della carriera: “A diciassette anni frequentavo Sfera Ebbasta, Rkomi, Tedua, Ernia. Nessuno pensava di poter svoltare un giorno la propria vita. Era proprio impossibile col rap”.

Aggiunge anche qualche aneddoto sull’aver fatto da spalla a Fedez durante un suo tour e sull’aver fatto parte della band Troupe D’Elite con Ernia. Dopo tre anni di stop inizia però a pubblicare musica su Youtube e nel 2017 registra record di streaming sulle piattaforme con il brano Ninna Nanna.

Da lì è stato un crescendo che lo ha portato sul palco di Sanremo nel 2024, dove si è piazzato al quarto posto con la canzone Casa mia.

E sul peso del successo Ghali afferma: “È bello ricevere così tanto amore”. E anche le donne sembrano essere interessate a lui più del solito “Si vede che le mie canzoni parlano alle donne. Forse percepiscono che non sono più un ragazzo, ma un uomo”.