Francesco Gabbani ci canta de “L’abitudine”

"L'abitudine", il nuovo brano del cantautore di Carrara, Francesco Gabbani è fuori ovunque e debutta come colonna sonora del suo show.

"Sommersi o salvati? 🦮🛒🌎 L’ABITUDINE, il mio nuovo singolo, fuori QUESTO VENERDÌ 7 aprile!"

Cantautore e polistrumentista amatissimo dal pubblico italiano, vincitore per ben due volte del Festival di Sanremo - Francesco Gabbani, ha debuttato con un nuovissimo brano "L'abitudine" scritto assieme a Fabio Ilacqua e che sarà la colonna sonora dell'one man show dell'artista - "Ci vuole un fiore" in onda su Rai 1 - che affronta la tematica sull'ecosostenibilità e l'ambiente.

Il testo de "L'abitudine" di Francesco Gabbani

E girano, girano gli uomini sopra la giostra del mondo
Come i valzer delle cameriere fra i tavolini alla fine del giorno
E girano mosconi e chiacchiere nei saloni dei parrucchieri
Girano i tacchi delle signore a notte fonda sui marciapiedi
E nei week-end, in processione nei supermercati
Narcotizzati dalle occasioni, comprare ed essere comprati
(Comprare ed essere comprati)
Ed io e te accarezzati da una gioia breve
E dal sorriso delle cassiere
Soddisfatti o rimborsati, sommersi o salvati?

Beato il cane al passo del padrone
E che è uno stupido per vocazione
E chi, siccome tiene un osso in bocca
Non dirà la sua opinione
Beati tutti gli uomini per bene
Chi non sapeva e chi non vuol sapere
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità
(Ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta)

E girano, girano gli uomini
D'un dolceamaro girare in tondo, di vecchi amanti nelle balere
Come falene alla fine del giorno
E girano motori e femmine, girano i cacciabombardieri
Mille caviglie, mille tagliole intorno al pozzo dei desideri
E nei week-end, in confessione nei supermercati
Tra gli affettati e le comunioni, mangiare ed essere mangiati
(Mangiare ed essere mangiati)
Ed io e te affaticati da un dolore lieve e dalle trombe e dalle bandiere
Sorridenti e circondati, sommersi o salvati?

Beato il cane al passo del padrone
E che è uno stupido per vocazione
E chi, siccome tiene un osso in bocca
Non dirà la sua opinione
Beati tutti gli uomini per bene
Chi non sapeva e chi non vuol sapere
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità

Ed io rinnego tutto prima del blackout, prima che faccia notte
Prima che il vento arrivi e il gallo canti tre volte
(Pai, pa-pa-pa-pai, pai, pa-pa-pa-pai)
(Pai, pa-pa-pa-pai, pa-pai-pa-pai-pa)

Beato il cane al passo del padrone
E che è uno stupido per vocazione
E chi, siccome tiene un osso in bocca
Non dirà la sua opinione
Beati tutti gli uomini per bene
Chi non sapeva e chi non vuol sapere
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità
(Ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta)
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità
(Ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta)

E girano, girano gli uomini

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