Di grande tendenza negli Stati Uniti, le sedute di yoga con la presenza di teneri cuccioli di cane sono diventate un fenomeno sociale anche in Italia. Tanti, infatti, sono i centri che hanno permesso di svolgere il cosiddetto “Puppy Yoga” con migliaia di persone che continuano ad iscriversi ai corsi.
Dopo le proteste di associazioni animaliste, però, e una dura critica da parte dei veterinari, lunedì 29 aprile si è chiarita la posizione del Dipartimento Nazionale che si occupa della salute animale.
“Gli interventi assistiti con animali non possono essere fatti con cuccioli ma solo con soggetti adulti, condizione necessaria per tutelare la loro salute e il loro benessere.”
Il Puppy Yoga, quindi, non è da considerarsi tra le attività assistite con gli animali (Pet Therapy), e il Ministero invita le Regioni a vigilare affinché questo tipo di attività non vengano permesse sul territorio, con grande soddisfazione delle associazioni animaliste.