Il Natale è alle porte e insieme agli addobbi e le tavole imbandite arriva anche lo stress e l’ansia da … regalo, una sorta di sindrome di Santa Claus: lo dice una ricerca. Alcuni si fanno aiutare dall’intelligenza artificiale (il 64%) altri addirittura dallo psicoterapeuta. Secondo l’ultima indagine del Mastercard Economics Institute, la spesa degli italiani nel periodo festivo 2025 sarà di circa il 2% in più rispetto allo scorso anno; in Europa l’aumento è del 3%. È un aumento moderato, con una fiducia guidata dalla prudenza; si registra infatti un calo per i beni di più alto valore come mobili ed elettronica. Anche se c’è l’eccezione di elettrodomestici e articoli per la cucina che rappresentano il 4,7% della spesa totale in questo periodo. Un’altra tendenza significativa è l’abbigliamento di seconda mano, spinto soprattutto dalle nuove generazioni, Gen Z e Alpha, che mescolano sostenibilità ed economicità. La moda second-hand aumenta soprattutto in Spagna (4,4%) mentre in Italia è ad un livello ancora basso (0,5%). Il 2025 sarà comunque l’anno dei piccoli piaceri accessibili. Crescono le esperienze — cene, attività, weekend, concerti — doni da vivere, più che oggetti da conservare. Non mancano i grandi classici del Natale: secondo Coldiretti, anche quest’anno resteranno in cima alla lista i cesti gastronomici e i panettoni d’autore, un trend che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita costante; come sono cresciute le spese programmate: circa 7 italiani su 10 hanno approfittato degli sconti del Black Friday per acquistare almeno una parte dei regali. D’altronde due italiani su tre dichiarano di usare strumenti di intelligenza artificiale per trovare idee regalo, confrontare i prezzi o gestire la lista degli acquisti: si chiama SMART SPENDING, regalo consapevole e ragionato. E così troviamo vendite record per i panettoni monoporzione — amatissimi dai single e da chi vuole assaggiare più gusti — i gadget per gli animali domestici ed i “regali green”. Luci LED, decorazioni riutilizzabili e alberi ecologici, sono spinti dall’attenzione crescente verso l’ambiente e dal desiderio di ridurre l’impronta di carbonio delle feste. Segnaliamo in merito le confezioni EcoNatale del Progetto Rugiada di Legambiente: con ogni acquisto si offre sostegno ai bambini di Chernobyl, che ancora subiscono la radioattività di quell’area. Rimane significativa la spesa enogastronomica: solo per pranzi e cene, nel 2024, gli italiani hanno speso quasi 3 miliardi di euro e le stime per il 2025 prevedono le stesse cifre, confermando anche una certa attenzione agli sprechi, almeno a Santo Stefano! Il 26 dicembre l’88% degli italiani porta in tavola gli avanzi della Vigilia e del pranzo di Natale, un’abitudine che unisce buon senso ed economia domestica.
Se vuoi saperne di più su consumi e tendenze natalizie sabato 27 dicembre alle 8:30 non perdere l’ultima puntata dell’anno di “Economia per Tutti” con Luca Iovine e Marta Martinez. E se sei ancora indietro con i doni natalizi, ti suggeriamo It’s Time: fai un gesto d’amore con Kiss Kiss e dona un sorriso a chi ha bisogno.
22/12/2025
