Sono bastate ventiquattr’ore al gip di Roma per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura nei confronti di Matteo Di Pietro, lo youtuber che il 14 giugno alla guida di un Suv travolse un’utilitaria a Casal Palocco -quartiere a sud della capitale- uccidendo il piccolo Manuel Proietti di cinque anni. Il bimbo era a bordo dell’auto insieme alla madre e alla sorellina, rimaste ferite. Il pm ha ottenuto il giudizio immediato che consente di saltare il filtro dell’udienza preliminare, il processo è stato fissato per il 27 febbraio 2024 davanti al tribunale monocratico. Ora i difensori dell’indagato hanno quindici giorni per aderire ad un eventuale rito alternativo: abbreviato o patteggiamento.
Al ventunenne, attualmente agli arresti domiciliari, è contestato il reato di omicidio stradale e lesioni. Dalle indagini è emerso che il giovane, legato al collettivo di youtuber Theborderline, viaggiava ad oltre 124 kmh. A bordo del Suv, insieme a lui, altre quattro persone che stavano effettuando riprese con il cellulare per una sfida social quando l’auto si schiantò violentemente contro l’altra vettura. Nell’ordinanza del gip si legge che “l’unico ed evidente fine era quello di impressionare e catturare l’attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati”.