La moglie di Faletti, Roberta Bellesini: “Un documentario emozionante su Giorgio, amato da tutti”

La moglie di Giorgio Faletti racconta la realizzazione del documentario "Signor Faletti" e l'affetto che circondava l'artista.

A undici anni dalla scomparsa di Giorgio Faletti, il documentario “Signor Faletti” ripercorre la vita e la carriera dell’artista poliedrico, noto come comico, cantante, autore, paroliere, giornalista sportivo, attore, scrittore e musicista. Scritto da Giuseppe Colella, Giancarlo De Cataldo, Giovanni Filippetto e Michele Truglio, con la consulenza di Roberta Bellesini, moglie di Faletti, il documentario offre uno sguardo approfondito su un uomo che ha saputo reinventarsi continuamente.

L’idea del documentario

Roberta Bellesini racconta l’origine del progetto a La Stampa: “Un anno e mezzo fa mi ha chiamato De Cataldo, che aveva già lavorato con Giorgio per la serie tv ‘Crimini’: ‘Che ne dici di realizzare un documentario su Giorgio?’. La mia risposta non ha avuto esitazioni: sì. Ci stavo pensando da tempo e quella telefonata è stata ‘figlia’ di una congiuntura astrale”. Dopo questo primo contatto, è iniziata la collaborazione con la produzione romana: “Persone splendide e grandi professionisti. Abbiamo iniziato subito e il lavoro è durato un anno e mezzo”. 

Contenuti e testimonianze

Il documentario esplora la vita e la carriera di Faletti attraverso interviste, filmati privati inediti, immagini d’archivio e testimonianze di amici e colleghi. Bellesini esprime la sua soddisfazione per il risultato: “Sono molto soddisfatta del risultato. Soprattutto perché nel documentario si coglie l’amore per Giorgio. Emergono i sentimenti di stima e di amicizia, e non solo nella vita artistica e professionale. Giorgio si è fatto voler bene, è stato un buon compagno di viaggio. Anche se non espresse a parole, si percepiscono le emozioni, si coglie l’affetto di chi ha percorso un tratto di strada con lui, non solo lavorativa. Questa è la cosa più importante e bella di questo racconto, realizzato con grande garbo e rispetto. Ci sono tanti aneddoti, storie e racconti che il grande pubblico non conosce. Abbiamo inserito anche vecchi filmati che hanno superato la prova del tempo, come quelli di Giorgio ragazzo girati dal papà. Tante testimonianze anche del prima, di quando ancora non era famoso”. 

Riprese tra Asti e l’isola d’Elba

Le riprese del documentario si sono svolte tra Asti e Capoliveri, all’isola d’Elba, luoghi significativi nella vita di Faletti. Bellesini sottolinea l’abbondanza di materiale raccolto: “Novanta minuti, ma tante sono le testimonianze, gli aneddoti e le storie, che avremmo potuto fare una serie a puntate. Tutte le persone, tutti gli artisti contattati hanno subito risposto con grande entusiasmo e disponibilità. È stato necessario fare una selezione: la scelta autorale è stata puntare su persone che hanno condiviso con Giorgio un percorso più lungo, quelle con cui ha condiviso momenti importanti. Ci sono i famigliari, ma anche gli amici astigiani, quelli che hanno vissuto la sua formazione”. 

le ultime news