Alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia è stato presentato ‘The Smashing Machine’, il nuovo film di Benny Safdie che racconta la vita del lottatore di MMA Mark Kerr. Dwayne Johnson interpreta il protagonista, mentre Emily Blunt veste i panni della sua compagna, Dawn Staples. Il film esplora le sfide personali e professionali di Kerr, offrendo uno sguardo intimo sul mondo delle arti marziali miste.
Dwayne Johnson: una trasformazione sorprendente
In ‘The Smashing Machine’, Dwayne Johnson abbandona il ruolo dell’eroe granitico per calarsi nei panni di Mark Kerr, un uomo segnato dalle battaglie dentro e fuori dal ring. Johnson ha dichiarato: “Benny vuole creare e continua a spingersi oltre i limiti quando si tratta di storie crude e vere, personaggi autentici e a volte scomodi e avvincenti. Sono a un punto della mia carriera in cui voglio spingermi oltre i limiti, come non mi sono mai spinto in passato”. Questa interpretazione mostra un lato più vulnerabile dell’attore, evidenziando le sfide personali affrontate da Kerr.
Emily Blunt: il ruolo di Dawn Staples
Accanto a Johnson, Emily Blunt interpreta Dawn Staples, la compagna di Kerr. Blunt ha raccontato di aver parlato a lungo con la vera Dawn per restituirne la verità: “Ho scoperto quanto amore e quanta devozione ci fossero in quella relazione, nonostante le difficoltà”. Il film esplora la complessità della loro relazione, mostrando come l’amore possa resistere nonostante le sfide e le difficoltà.
Un affresco sul dolore e sulla gloria
Benny Safdie sceglie di non filmare solo i trionfi, ma soprattutto i momenti di vulnerabilità. Le arene gremite del Pride in Giappone lasciano spazio agli spogliatoi deserti, dove il dolore pulsa più forte degli applausi. C’è una scena in cui Kerr, appena sconfitto, sembra desiderare una botola che lo inghiotta via dal ring: la disfatta diventa il momento più umano, quello in cui la maschera del campione cade. Il film tocca un punto universale: non è la vittoria a definirci, ma la sconfitta.