Hideo Kojima commenta ’28 Anni Dopo’: il parere dell’autore di Death Stranding

Il celebre game designer Hideo Kojima ha condiviso le sue impressioni su '28 Anni Dopo', il nuovo film di Danny Boyle, evidenziando temi attuali e riflessioni sulla società contemporanea.

Il regista Danny Boyle ha recentemente presentato ’28 Anni Dopo’, il terzo capitolo della saga iniziata con ’28 Giorni Dopo’ nel 2002. Il film, uscito nelle sale italiane il 18 giugno 2025, vede nel cast attori come Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson e Jack O’Connell. La trama si svolge quasi tre decenni dopo l’inizio dell’epidemia del virus della rabbia nel Regno Unito, con una piccola comunità di sopravvissuti che vive su un’isola protetta. Quando uno di loro lascia l’isola per una missione sulla terraferma, scopre segreti e orrori che hanno mutato sia gli infetti che i sopravvissuti. 

Hideo Kojima elogia ’28 Anni Dopo’

Il noto game designer Hideo Kojima, creatore di ‘Death Stranding’, ha espresso il suo apprezzamento per ’28 Anni Dopo’ attraverso un post sul suo profilo X. Kojima ha sottolineato come il film di Danny Boyle e Alex Garland si distingua dagli altri film di zombie per temi, immagini, drammaticità e musica. Ha evidenziato che, a 23 anni dall’uscita del primo film, il mondo e la situazione attuale sono cambiati drasticamente. Secondo Kojima, il film non è semplicemente una storia su una pandemia, ma un meta-film che mette in guardia da una Gran Bretagna isolata e da un mondo diviso. Ha inoltre notato che la pellicola racconta la storia di Jimmy, che cresce sotto un padre severo, e si è chiesto se il prossimo film presenterà una storia contrastante.

Danny Boyle: ‘Con l’horror leggo la realtà’

Alla prima londinese di ’28 Anni Dopo’, il regista Danny Boyle ha dichiarato: ‘Con l’horror leggo la realtà’. Il film segue gli eventi del mondo infettato del primo film e del sequel ’28 Settimane Dopo’, in cui Boyle figurava tra i produttori. Il virus della rabbia è fuoriuscito da un laboratorio di armi biologiche e ora, ancora in una quarantena forzata e brutale, alcuni sono riusciti a sopravvivere in mezzo agli infetti.

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