Il film “Fantastici Quattro – Gli Inizi” (2025), diretto da Matt Shakman, riporta sul grande schermo le origini del celebre gruppo di supereroi Marvel. La pellicola segue le vicende dello scienziato Reed Richards (Pedro Pascal), della sua compagna Susan Storm (Vanessa Kirby), del fratello di lei Johnny (Joseph Quinn) e dell’amico Ben Grimm (Ebon Moss-Bachrach). Durante un viaggio nello spazio, i quattro vengono esposti a radiazioni cosmiche che conferiscono loro poteri straordinari. Tornati sulla Terra, diventano eroi amati dal pubblico, ma presto si trovano ad affrontare una minaccia di proporzioni cosmiche: Galactus, il Divoratore di Mondi.
Un omaggio alle radici dei Fantastici Quattro
Nel 1961, Stan Lee e Jack Kirby introdussero i Fantastici Quattro, un gruppo di eroi caratterizzati da imperfezioni e conflitti interni, che li rendevano profondamente umani. Il film di Shakman rende omaggio a queste radici, ambientando la storia in una Terra parallela dove i protagonisti sono gli unici supereroi esistenti. L’ambientazione retrofuturistica e visivamente brillante richiama l’epoca in cui la scienza prometteva di spalancare le porte del futuro, mentre le istituzioni tradizionali, come la famiglia, venivano considerate pilastri della stabilità postbellica.
Dinamiche familiari e responsabilità collettiva
Il film esplora le dinamiche intime del gruppo, mettendo in scena conflitti e legami che rispecchiano le sfide affrontate dalla famiglia moderna. La minaccia rappresentata da Galactus non solo mette in pericolo la Terra, ma anche l’equilibrio interno del quartetto. La pellicola si interroga su come una famiglia possa farsi carico del bene comune in circostanze straordinarie, oscillando tra isolamento e responsabilità collettiva.
Un cast stellare e una nuova linfa per il franchise
Il film si distingue per un cast straordinariamente convincente. Vanessa Kirby e Joseph Quinn offrono interpretazioni di spicco, mentre Ebon Moss-Bachrach sorprende nel ruolo di Ben Grimm, riuscendo a rendere profondamente umano e commovente un personaggio fatto letteralmente di roccia digitale. Shakman prende le distanze dalla formula stilistica più recente del Marvel Cinematic Universe, riducendo all’essenziale gag e battute, e restituisce nuova linfa al franchise, tanto sul piano narrativo quanto su quello del puro piacere cinematografico.
