Ospiti ne I Corrieri di Kiss Kiss sono stati i The Kolors che ci hanno raggiunto a Casa Kiss Kiss per rivelarci qualcosa in più su questa esperienza sanremese e sul significato della loro canzone.
Oggi siamo qui con i The Kolors. Ciao ragazzi!
Ciao amici, come state?
Molto bene! Voi piuttosto. Come dicevamo fuori onda, Sanremo è tosta. Poi vi siete esibiti per ultimi la prima sera e non sarete andati a letto presto…
No, infatti abbiamo raggiunto la camera d’albergo circa alle 4. E la prima intervista il mattino dopo era alle 9.
Tu con chi fai l’amore è il titolo del vostro pezzo scritto da Davide Petrella, Calcutta e Stefano Tognini. Come è andato questo processo creativo?
La canzone è arrivata, come tutti i brani. Secondo me non esiste un processo creativo vero e proprio nella scrittura o creazione di una melodia. Le canzoni arrivano, resta solo a te saperle beccare in tempo. Questo brano è arrivato parecchio in ritardo rispetto alla possibilità di presentarsi al Festival ed infatti è stata scritta nella primissima versione due settimane prima dell’annuncio del cast al Tg 1.
Insomma, avete portato sul palco una canzone in pieno stile The Kolors…
È bello che lo dici. Per noi è importante che si avverta questa cosa perché la nostra palette sonora è un po’ il nostro marchio di fabbrica.
Ma in che modo c’è l’upgrade in un pezzo come Tu con chi fai l’amore?
Il fatto che ci sia un impianto di scrittura completamente diverso e che sia arrivata in maniera genuina e spontanea ha ovviamente un qualcosa in più rispetto a quello che avevamo fino a un secondo prima. Ogni singolo step in un percorso è un passo avanti. Noi sono tre anni, da Italodisco in poi, che stiamo vivendo un momento bellissimo della nostra carriera e ringraziamo le canzoni che ad un occhio esterno non sono andate alte in classifica. Perché ti serve un’urgenza diversa interiore e grazie a quelle passate esce poi la prossima canzone.
Fuori onda ci dicevi che questa poi non è una canzone facile da cantare…
È pezzo molto difficile da cantare perché tocca delle note altissime, addirittura un Mi bemolle. Sono un’ottava sopra rispetto alla strofa, quindi c’è un’escursione incredibile di estensione vocale. È molto difficile da performare perché è un uptempo serrato. La cosa più difficile è poi non far percepire questa difficoltà.
Io qui ho un gioco carinissimo. Diteci il peccato, ma non il peccatore. Senza dirci chi è, noi vi facciamo delle domande, ma voi non dovete svelare di chi state parlando. La prima domanda è “Cosa diresti alla persona che ti sta più sulle scatole in questa edizione di Sanremo?
Per sapere come hanno risposto i The Kolors a questa e alle altre domande del gioco guarda l’intervista integrale!