Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in diretta con noi il presidente del Codacons Gianluca Di Ascenzo per parlare con lui delle vacanze prenotate online e dei modi per essere rimborsati nell’eventualità di inconvenienti.
Stamattina stiamo parlando dei disagi che ancora migliaia di viaggiatori stanno subendo a causa del crash di Microsoft. Per capire cosa fare e se si è stati vittima di qualche disservizio abbiamo in diretta con noi il presidente Codacons Gianluca Di Ascenzo. Buongiorno presidente, bentornato!
Buongiorno e grazie per l’invito.
Tutti coloro che sono stati colpiti da questi disagi negli ultimi giorni a causa di questo famoso bug come devono muoversi?
Stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni perché in Italia il Garante della Privacy ha aperto un’istruttoria per capire le cause e le conseguenze di questo bug che, come ricordavate, ha coinvolto oltre 8 milioni e mezzi di computer con 6.600 voli cancellati, senza parlare del sistema sanitario e del sistema bancario. È la prima volta che succede una cosa di questa portata perché se ne ricorda una nel 2017 che ha coinvolto molte meno macchine per un attacco hacker. Qui invece c’è stato un bug non adeguatamente testato che ha bloccato a livello globale tutti i sistemi che utilizzano questo firewall di Windows.
Chi ha subito un danno tangibile come si può muovere?
Stiamo raccogliendo le segnalazioni perché a livello di giurisprudenza anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea teme ci sia stata una violazione delle norme del Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati Personali (GDPR) e ciò impone che chi subisce un danno deve però dimostrarlo. Noi stiamo quindi valutando una class action per vedere se ci sono i presupposti perché non si ricorda un evento di questa portata e dunque non ci sono precedenti di questo tipo. Però se andiamo a ragionare con il nostro ordinamento vige il principio per cui chi causa un danno deve risarcirlo, a meno che non prova che non è dipeso dalla sua volontà. In questo caso un po’ di critiche sono state fatte dagli ingegneri a livello internazionale e stiamo aspettando il risultato dell’istruttoria del Garante della Privacy. Intanto, però, invitiamo chi ha subito un danno di farcelo sapere.
Insomma, stanno decidendo chi deve tirare fuori i soldi, se Microsoft, la Crowdstrike o le varie compagnie di servizio. Il problema ha riguardato però anche i treni, ospedali e banche.
Infatti a livello globale una compagnia di assicurazione avrebbe stimato il danno tra i 5 e i 15 miliardi di dollari. Potete immaginare perché le compagnie assicurano tra il 10 e il 20% per i danni informatici.
Per chiudere presidente le chiediamo un consiglio generico per tutti coloro che stanno per partire e si dovessero trovare davanti a disservizi di ogni genere per quanto riguarda i viaggi. Come agire? Qual è la prima cosa da fare?
Fare immediatamente reclamo perché ci sono le norme che ci tutelano. Però senza il reclamo non consentiamo alla compagnia di intervenire immediatamente e dopo non possiamo attivare una richiesta di conciliazione dell’indennizzo perché le norme europee prevedono degli indennizzi.
Quindi si può fare il reclamo anche tramite semplice mail?
Oggi ci sono anche le PEC. Se tutto è tracciato è anche meglio.
La ringraziamo presidente e buone vacanze
Kiss kiss a tutti!