Donald Trump ha annunciato il lancio del Golden Dome Shield, un nuovo sistema di difesa antimissile, durante il vertice NATO. Secondo quanto dichiarato dall’ex presidente, il sistema sarebbe in grado di abbattere il 97 per cento dei missili. Trump ha voluto rassicurare i presenti, sottolineando l’efficacia della nuova tecnologia e il suo ruolo nella protezione degli alleati.
Golden Dome Shield: caratteristiche e funzionamento
Il Golden Dome Shield è stato presentato come uno scudo spaziale in grado di intercettare e neutralizzare la maggior parte delle minacce missilistiche. Il sistema si baserebbe su una combinazione di tecnologie avanzate, tra cui radar e missili intercettori, posizionati sia a terra che nello spazio. Trump ha affermato: “Abbatte il 97 per cento dei missili”. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli tecnici approfonditi sul funzionamento del sistema né sui tempi di implementazione. Alcuni osservatori sottolineano che il progetto richiederebbe investimenti significativi e una collaborazione tra diversi Paesi membri della NATO.
Le reazioni degli alleati e il tema delle spese militari
Durante il vertice, gli alleati della NATO hanno discusso anche dell’impegno ad aumentare le spese militari fino al 5 per cento del PIL. Questa decisione comporterebbe per l’Italia una spesa aggiuntiva tra i 6 e i 7 miliardi di euro all’anno. Le discussioni tra i leader si sono concentrate sulla necessità di rafforzare la difesa comune e di sostenere i nuovi progetti come il Golden Dome Shield.
Implicazioni per i Paesi membri della NATO
L’annuncio del Golden Dome Shield e l’aumento delle spese militari hanno sollevato interrogativi tra i Paesi membri. Alcuni governi si sono detti preoccupati per l’impatto economico delle nuove misure, mentre altri hanno espresso interesse per le potenzialità del sistema di difesa. La realizzazione dello scudo spaziale richiederebbe una stretta cooperazione tra le nazioni alleate e una revisione delle priorità di bilancio. Il dibattito rimane aperto sulle modalità di finanziamento e sulla ripartizione dei costi tra i diversi Stati.