Scontri a San Francisco: 60 arresti e polemiche tra Newsom e Trump

Tensioni a San Francisco per le proteste sui migranti, con 60 arresti e critiche di Newsom a Trump.

A San Francisco, le proteste legate alla questione migratoria hanno portato a scontri violenti tra manifestanti e forze dell’ordine, culminando con l’arresto di 60 persone. Le tensioni sono esplose in seguito all’ordine del presidente Trump di arrestare chiunque indossasse una mascherina durante le manifestazioni. Questo provvedimento ha scatenato reazioni contrastanti e ha contribuito ad alimentare il clima di tensione nella città californiana.

Newsom contro Trump: "Decisione irresponsabile"

Il governatore della California, Gavin Newsom, ha espresso dure critiche nei confronti del presidente Trump per la gestione della situazione. "L’ordine di arrestare chi indossa una mascherina è irresponsabile e pericoloso", ha dichiarato Newsom. Il governatore ha sottolineato come la decisione di Trump possa mettere a rischio la sicurezza pubblica e ha chiesto un approccio più equilibrato e rispettoso dei diritti civili. Newsom ha inoltre criticato l’idea di coinvolgere la Guardia Nazionale per gestire le proteste, definendola una mossa eccessiva e potenzialmente dannosa per la comunità.

La risposta delle autorità locali

Le autorità locali di San Francisco si sono trovate a dover gestire una situazione complessa, cercando di mantenere l’ordine pubblico senza alimentare ulteriormente le tensioni. Secondo alcune fonti, le forze dell’ordine avrebbero cercato di evitare il confronto diretto con i manifestanti, ma l’ordine di Trump ha complicato la gestione della situazione. "Abbiamo cercato di agire con moderazione, ma le direttive federali ci hanno messo in difficoltà", ha affermato un portavoce della polizia locale. Le autorità stanno ora valutando come procedere per garantire la sicurezza senza compromettere i diritti dei cittadini.

Il ruolo del Pentagono

Nel frattempo, il Pentagono sta considerando l’invio dei Marines per supportare le forze dell’ordine locali, una decisione che potrebbe ulteriormente inasprire le tensioni. Secondo alcune fonti, il Dipartimento della Difesa starebbe valutando questa opzione come misura estrema per ristabilire l’ordine. Tuttavia, l’idea di coinvolgere i militari in questioni di ordine pubblico ha sollevato preoccupazioni tra i leader locali e i difensori dei diritti civili. "L’uso dei Marines in questo contesto è una scelta che deve essere ponderata con attenzione", ha commentato un esperto di sicurezza nazionale.

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