Greta Thunberg è stata arrestata a Londra nel corso di una manifestazione di solidarietà con alcuni militanti incarcerati del gruppo Palestine Action, organizzazione messa al bando nel Regno Unito. A rendere nota la notizia sono state le associazioni Defend Our Juries e Prisoners for Palestine, impegnate nella difesa dei manifestanti coinvolti.
Il fermo durante la manifestazione
Secondo quanto comunicato dagli organizzatori, l’attivista svedese partecipava al presidio esponendo un cartello con la scritta: «Supporto ai prigionieri di Palestine Action. Mi oppongo al genocidio». Un portavoce di Defend Our Juries ha precisato che Thunberg è stata fermata in base alla legislazione britannica antiterrorismo.
La polizia metropolitana di Londra ha confermato l’arresto di una “donna di 22 anni” per aver mostrato un oggetto ritenuto di sostegno a un’organizzazione proibita, senza però fornire l’identità della persona coinvolta. Le immagini diffuse sui social mostrano Greta Thunberg seduta a terra circondata dagli agenti.
Il contesto: Palestine Action e gli scioperi della fame
La protesta era stata organizzata in solidarietà con otto attivisti di Palestine Action, di età compresa tra i 20 e i 31 anni, attualmente detenuti in attesa di processo. Il gruppo è stato inserito all’inizio di luglio nella lista delle organizzazioni considerate “terroristiche” dal governo britannico, a seguito di azioni di vandalismo rivendicate in nome della causa palestinese.
Alcuni dei militanti arrestati hanno intrapreso uno sciopero della fame, gesto che ha innescato una serie di manifestazioni di sostegno in diverse città del Regno Unito. Secondo Defend Our Juries, oltre 2.000 persone sarebbero state fermate nel corso delle mobilitazioni.
Le critiche alla messa al bando
La decisione di proibire Palestine Action è stata contestata da numerose organizzazioni per i diritti umani, dal Consiglio d’Europa e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Huda Ammori, cofondatrice del movimento, ha presentato un ricorso legale per impugnare il provvedimento, sostenendo che limiti in modo sproporzionato il diritto alla protesta.
Nel Regno Unito, qualsiasi forma di sostegno pubblico a un’organizzazione bandita può comportare una pena fino a sei mesi di reclusione.
Una protesta legata anche all’industria energetica
La manifestazione londinese si è svolta davanti all’Hotel InterContinental, dove era in corso una conferenza legata all’industria del petrolio e del gas. I partecipanti hanno denunciato il ruolo delle compagnie energetiche nei conflitti in Medio Oriente, accusandole di trarre profitto dalla guerra e di contribuire indirettamente alle violenze in corso.
Greta Thunberg è la prima figura di rilievo internazionale a essere arrestata in questo contesto. L’episodio ha immediatamente attirato l’attenzione dei media e alimentato il dibattito sul confine tra libertà di espressione, diritto di protesta e applicazione delle leggi antiterrorismo nel Regno Unito.
