Gaza: l’esercito israeliano intensifica l’offensiva, l’ONU chiede indagini

L'esercito israeliano ha annunciato l'espansione dell'offensiva di terra a Gaza, mentre il Segretario Generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha richiesto un'indagine sugli attacchi ai civili palestinesi.

L’esercito israeliano ha annunciato l’espansione dell’offensiva di terra nella Striscia di Gaza. “Abbiamo avviato l’espansione dell’offensiva di terra”, ha dichiarato un portavoce militare israeliano, sottolineando che l’operazione mira a colpire le infrastrutture di Hamas. L’offensiva è stata intensificata con l’obiettivo di indebolire la capacità operativa del gruppo militante. Secondo alcune fonti, l’esercito israeliano avrebbe utilizzato artiglieria pesante e forze di terra per avanzare ulteriormente nel territorio. Le operazioni militari hanno causato un aumento delle tensioni nella regione, con conseguenze significative per la popolazione civile di Gaza.

Guterres chiede indagini sugli attacchi ai civili

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso preoccupazione per le notizie di civili palestinesi uccisi mentre cercavano aiuti umanitari. “È necessaria un’indagine immediata sui palestinesi uccisi mentre cercavano aiuti”, ha affermato Guterres. La richiesta di un’indagine arriva in un momento di crescente tensione internazionale, con diverse organizzazioni umanitarie che denunciano la difficile situazione dei civili a Gaza. Secondo alcune fonti, gli attacchi avrebbero colpito anche aree vicine a strutture sanitarie e rifugi per sfollati, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria nella regione.

Reazioni internazionali e impatto umanitario

Le reazioni internazionali all’espansione dell’offensiva israeliana sono state immediate. Diversi paesi hanno espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto e per le conseguenze umanitarie. Organizzazioni internazionali hanno lanciato appelli per un cessate il fuoco immediato e per l’accesso sicuro agli aiuti umanitari. La situazione a Gaza rimane critica, con migliaia di persone sfollate e infrastrutture essenziali danneggiate. L’accesso agli aiuti umanitari è limitato, aggravando le condizioni di vita della popolazione. Le tensioni continuano a crescere, mentre la comunità internazionale cerca soluzioni diplomatiche per alleviare la crisi umanitaria in corso.

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