Un attacco israeliano ha colpito i centri di distribuzione degli aiuti a Gaza, provocando la morte di 27 persone e ferendo altre 90. L’episodio ha suscitato una forte reazione internazionale, con l’ONU che ha chiesto un’indagine immediata per chiarire le circostanze dell’accaduto. Secondo alcune fonti, il bilancio delle vittime potrebbe essere ancora più alto.
Attacco ai centri di distribuzione
L’attacco è avvenuto nella città di Rafah, dove i centri di distribuzione degli aiuti erano affollati di persone in cerca di cibo e beni di prima necessità. Secondo le testimonianze raccolte, l’attacco è stato improvviso e ha colpito in pieno la folla. "È stato un inferno, non sapevamo dove scappare", ha dichiarato un testimone. Le autorità locali hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei civili e hanno chiesto una maggiore protezione per le aree destinate alla distribuzione degli aiuti.
Reazioni internazionali
L’attacco ha suscitato una forte reazione da parte della comunità internazionale. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato: "Serve un’indagine immediata per chiarire quanto accaduto e per assicurare che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni". Anche altre organizzazioni umanitarie hanno espresso preoccupazione per la situazione a Gaza e hanno chiesto un intervento urgente per proteggere i civili e garantire la distribuzione degli aiuti.
Situazione umanitaria a Gaza
La situazione umanitaria a Gaza continua a peggiorare, con la popolazione che affronta gravi difficoltà nell’accesso a cibo, acqua e assistenza medica. Le organizzazioni umanitarie presenti sul campo hanno segnalato una crescente emergenza, con migliaia di persone che dipendono dagli aiuti per sopravvivere. "La situazione è disperata e abbiamo bisogno di un accesso sicuro per fornire assistenza", ha affermato un portavoce di un’organizzazione umanitaria. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza dei civili.