Si chiamano crediti vetusti, perché vecchi e mai riscossi. Al 31 dicembre 2022 la cifra raggiunta è pari a 1.153 miliardi di euro, contenuti in oltre 170 milioni di cartelle che contengono le esigibilità affidate dagli enti creditori all’Agenzia delle entrate-Riscossione.
Non c’è solo allarme per i dati emersi nel corso dell’audizione al Senato sulla delega fiscale, ma anche sfiducia. Infatti, di questa montagna di debiti solo 114 miliardi potrebbero, in un modo o in un altro, essere incassati poiché i crediti verso soggetti falliti, nullatenenti e ditte chiuse sono solo sulla carta.
A questo si aggiunga che le prime tre rottamazioni e il Saldo e stralcio non sono state un successo. Se è vero che hanno fatto incassare all’Erario poco meno di 20 miliardi di euro rispetto agli oltre 50 ipotizzati, rispetto al debito complessivo interessato dalle misure vicino ai 100 miliardi.
Rottamazione Quater
Entro la fine di giugno si poteva fare richiesta di spalmare il proprio debito nelle modalità previste dalla Rottamazione Quater. A scadenza ormai segnata, su un totale di oltre 3 milioni di contribuenti si sono registrate solamente 3,8 milioni di istanze.