È stato dichiarato lo stato di emergenza in Ecuador, dove il candidato alle presidenziali Fernando Villavicencio è stato ucciso dopo un comizio della sua campagna elettorale, nella capitale Quito. Il giornalista e attivista, che aveva 59 anni, è stato raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco sparati da persone non identificate mentre stava lasciando una scuola della capitale, dove si svolgeva un raduno politico, ed è morto durante il trasferimento in ospedale. L'ufficio del procuratore generale ha poi comunicato che un sospetto attentatore è stato arrestato ma è deceduto in seguito alle ferite riportate nello scontro a fuoco con il personale della sicurezza. Eseguiti altri sei fermi. Nella sparatoria sono anche rimaste ferite almeno nove persone, tra cui un'altra candidata e due poliziotti. Le elezioni, per scegliere il nuovo presidente, sono previste domenica 20 agosto. Il capo dello Stato uscente dell'Ecuador Guillermo Lasso si è detto indignato e ha promesso: "Questo crimine non resterà impunito".
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