Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato dell’esame di maturità e dello stress che ne deriva con il dottor Luca Bidogia, psicologo.
Buongiorno, bentornato! Che consigli si possono dare agli studenti e ai genitori per superare questo periodo di stress dato dagli esami di maturità?
«Buongiorno a voi! Secondo me bisogna cercare di opporsi alla tentazione della mente umana a distorcere il tempo. Spesso l’ansia ci porta a dimenticare che viviamo in una vita fatta di tanti momenti, tra cui quello dell’esame di stato, che è un momento importante, ma non così cruciale da far venire quell’ansia e quella paura che portano a notti insonni. Più i ragazzi la vivono come una tappa della loro vita e la collocano come un frammento di una linea temporale, meglio è.»
Quindi ci consigli di relativizzare tutto perché gli esami non finiscono mai.
«Sì, poi magari ci sono anche studenti e genitori che prendono sottogamba gli esami e dovrebbero impegnarsi di più. Però, l’ansia in quel momento lì si sconfigge pensando che è un momento, ragazzi, chissà cosa penserete tra cinque anni di questo esame che avete iniziato oggi.»
Promettere i soldi per la vacanza a risultato ottenuto può essere uno sprone o un ulteriore appesantimento?
«Due cose. Uno, mi verrebbe da dire che ormai è tardi, i patti bisogna farli prima, non è che un ragazzo sistema l’esame finale negli ultimi tre giorni. Due, uno dei più grandi filosofi che abbiamo in Italia, Luciano Floridi, che insegna a Oxford tanto per intenderci, racconta che i genitori lo premiavano quando portava a casa dei brutti voti. Perché lui si era comunque impegnato: quando arrivava un bel voto il premio lo aveva già dal professore, quando prendeva un cattivo voto era triste e quindi lo premiavano. A volte bisogna conoscere i propri polli, diciamo.»
Ottimo suggerimento! Grazie Luca dei consigli!
«Buona giornata e Kiss Kiss a tutti!»