Erin Patterson è stata condannata all’ergastolo in Australia per aver avvelenato e ucciso tre parenti con dei funghi velenosi. La vicenda aveva suscitato grande attenzione nel Paese, sia per la dinamica dei fatti sia per le dichiarazioni rilasciate dalla donna durante le indagini.
La dinamica dell’avvelenamento
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, Patterson aveva cucinato un pasto a base di funghi velenosi per alcuni parenti. Dopo aver consumato il pasto, tre persone erano morte e una quarta era rimasta gravemente intossicata. Le indagini si erano concentrate subito sulla donna, che aveva dichiarato di non aver avuto intenzione di fare del male a nessuno. “Non volevo che succedesse nulla di tutto questo”, aveva detto Patterson agli investigatori. Gli inquirenti avevano però raccolto elementi che, secondo loro, dimostravano la responsabilità della donna nell’avvelenamento.
Le indagini e il processo
Durante il processo, sono stati ascoltati diversi testimoni e sono stati presentati i risultati delle analisi tossicologiche, che hanno confermato la presenza di tossine tipiche dei funghi velenosi nei corpi delle vittime. Patterson aveva sostenuto di aver acquistato i funghi in un negozio e di non sapere che fossero pericolosi. “Non sapevo che quei funghi potessero essere mortali”, aveva dichiarato in aula. La difesa avrebbe cercato di dimostrare che si era trattato di un tragico errore, ma la corte non ha accolto questa versione.
La sentenza
Al termine del processo, la corte ha condannato Erin Patterson all’ergastolo. La sentenza è arrivata dopo una lunga discussione sulle prove raccolte e sulle dichiarazioni della donna. SLa decisione della corte sarebbe stata influenzata dalla gravità dei fatti e dalla dinamica dell’avvelenamento. Patterson dovrà scontare la pena senza possibilità di libertà condizionale.
