Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in collegamento con noi il giornalista Giampiero Gramaglia per discutere con lui delle conseguenze politiche dell’attentato a Donald Trump del 13 luglio.
Purtroppo lo scorso fine settimana è stato a dir poco burrascoso dopo l’attentato a Trump che ha riportato gli americani indietro nel tempo. Per comprendere meglio cosa è successo e cosa potrà succedere nella corsa alla Casa Bianca, abbiamo in diretta con noi Giampiero Gramaglia. Buongiorno Giampiero, bentornato.
In poche ore è già cambiato molto. L’attentato ha dato a Donald Trump una dimensione di eroe invulnerabile e questo lo spinge sempre più in alto nel favore popolare. La Convention che si è da poco aperta gli ha dato la nomination formale e gli dà quattro giorni di costante presenza su tutte le televisioni americane. Si è scelto un vice che galvanizza la sua base e spaventa un po’ gli altri. È un ex marine e uno scrittore. Ha scritto un libro che è alla base di un film recente e molto discusso come Elegia americana e ha anche annunciato quasi in sintonia con Biden di abbassare i toni della campagna. Bisogna vedere però quanto dura da parte di Trump che forse potrebbe fare un gioco delle parti con il suo vice. Ovvero il vice tiene alti i toni, tanto è vero che ha subito dato la colpa dell’attentato alla retorica dei democratici e di Biden, mentre Trump cerca di parlare a quelli che non sono la sua base, come gli indipendenti e i moderati.
Insomma, un po’ come i due carabinieri, quello cattivo e quello buono
Esattamente. Come il poliziotto cattivo e quello buono. Una cosa molto nello stile dei telefilm americani.
Senti Giampiero, la prima cosa che è venuta in mente a buona parte di chi sta sui social è che fosse un complotto, insomma tutto prestabilito per dare slancio di nuovo a Trump. Però si è preso atto che ci sono state anche delle vittime e dei feriti gravi e tutto è cambiato. Secondo te che fondamento potevano avere queste notizie?
Le ipotesi complottiste sono scontate e inevitabili. Tra l’altro la base di Trump e lo stesso ex presidente hanno spesso tentazioni complottiste. Non c’è da stupirsi di questo. Starei ai dati dell’indagine che per il momento non sono molto numerosi. Ha sparato un ragazzo di vent’anni e non si sa il perché l’abbia fatto, ma ha agito da solo. Non sembrava avere particolari legami o sofisticazioni dei suoi piani da far pensare a cose organizzate.
Quindi attendiamo i risultati di questa indagine in corso. Ti diamo appuntamento allora al prossimo collegamento, visto che sono in programma le elezioni del presidente della Commissione Europea che potrebbero rieleggere la Von der Leyen. Kiss kiss a te Giampiero!
Grazie, arrivederci.