Asma grave, le nuove terapie cambiano la vita

Il problema del paziente asmatico grave è quello di non riuscire a tenere sotto controllo l’asma, quindi non riuscire a vivere in assenza di sentimi con quelle che sono le terapie convenzionali.

Per tenere a bada l’asma grave oggi esistono farmaci “intelligenti”, capaci di cambiare in meglio la vita di quei pazienti ormai dipendenti dal cortisone e costretti, nonostante questo, a continue corse in pronto soccorso. Una luce oltre il tunnel, come ha spiegato la dottoressa Loreta Di Michele, dirigente medico Day Hospital Pneumologico e Interstiziopatie Polmonari del San Camillo Forlanini di Roma.




Ai nostri microfoni , per il consueto appuntamento che il network editoriale PreSa dedica alla salute e alla prevenzione, Di Michele ha prima di tutto spiegato cosa distingue una forma di asma leggera da una grave.

«L’asma grave – ha detto – si distingue per la necessità del paziente di dover assumere dosi importanti di cortisone, sia per via inalatoria (attraverso gli spray), sia per via orale o intramuscolare endovenosa».

In sostanza, il problema del paziente asmatico grave è quello di non riuscire a tenere sotto controllo l’asma, quindi non riuscire a vivere in assenza di sentimi con quelle che sono le terapie convenzionali.

«Per questo – aggiunge la specialista – servono alte dosi di cortisone. Purtroppo questo significa anche che l’asmatico grave deve correre spesso in pronto soccorso, dove le terapie di attacco possono risolvere i sintomi gravi». In genere le alte dosi di cortisone servono a controllare gli attacchi, ma quando attraverso l’assunzione di cortisone ad alte dosi, anche per sei mesi di seguito, non si riesce a tenere sotto controllo i sintomi, allora si parla di asma grave refrattario. «Questa – prosegue Di Michele – è la forma più grave in assoluto di asma».

PRECAUZIONI

Esistono però delle precauzioni che possono essere adottate. «La prima, e la più importante, è la consapevolezza che l’asma è una malattia cronica dalla quale di fatto non si guarisce mai». Un principio che vale anche per chi soffre di asma lieve. «Chi non ha più sintomi – chiarisce l’esperta – o non ha attacchi anche per anni, non può considerarsi guarito. Ha solo un’asma molto ben controllata. Per questo tutti gli asmatici dovrebbero sottoporsi ad una spirometria con il test di broncodilatazione una volta l’anno, proprio come si fa un elettrocardiogramma o una radiografia del torace».

NO AL FUMO

Non è inutile sottolineare che chi soffre di asma, anche se lieve, non dovrebbe mai fumare. Anche le sigarette elettroniche sono pericolose, perché il fumo determina un’infiammazione delle vie respiratorie, che associandosi all’infiammazione propria dell’asma può condurre a danni irreversibili della funzione respiratoria. L’asmatico grave deve inoltre individuare un centro di riferimento al quale rivolgersi per la presa in carico, la terapia deve essere sempre gestita da uno specialista pneumologo che sia esperto in questo settore.

NUOVE TERAPIE

Molte ed efficaci sono le nuove terapie disponibili per affrontare l’asma grave. «Ci sono i farmaci biologici –conclude De Michele – che consistono in terapie mirate a bloccare i meccanismi che portano all’asma grave. Trattandosi di farmaci molto costosi sono limitati solo a chi soffre di asma grave. L’obiettivo è quello di svezzare dalla dipendenza dal cortisone. Oggi sono quattro le diverse terapie possibili con farmaci biologici, sono prescrivibili solo da specialisti in pneumologia che siano autorizzati e interni a strutture ospedaliere. Fortunatamente questi farmaci “intelligenti” sono maneggevoli, non hanno effetti collaterali importanti e con il tempo possono essere autosomministrati. Sono farmaci che cambiano letteralmente la qualità di vita del paziente asmatico grave».

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