Cortei, manifestazioni e agitazioni nei porti: l’Italia si prepara a una giornata di tensione venerdì 3 ottobre, quando scatterà lo sciopero generale proclamato dai sindacati in solidarietà con la missione umanitaria della Flotilla dopo l’intervento dell’esercito israeliano.
Lo sciopero coinvolgerà tutte le categorie, con particolare impatto sui trasporti: garantite solo le fasce 6-9 e 18-21, mentre i treni già in viaggio potranno arrivare a destinazione solo se entro un’ora dall’inizio della protesta.
Dal vertice Ue di Copenaghen, la premier Giorgia Meloni ha criticato la scelta dei sindacati: «Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme». Secca la replica del leader Cgil Maurizio Landini: «Dire che cerchiamo il weekend lungo è un’offesa. Se Salvini decidesse la precettazione, sarebbe un atto illegittimo».
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini valuta infatti la precettazione, assicurando: «Non permetteremo il caos in Italia». A sostegno dei sindacati è intervenuta anche la segretaria Pd Elly Schlein, che ha definito «inaccettabile l’attacco di Meloni» e ribadito il diritto allo sciopero.
Intanto le piazze si preparano: attese oltre 10mila persone a Roma, con cortei e possibili occupazioni in diverse università. La tensione resta alta mentre si avvicina la giornata di mobilitazione nazionale.
