Alla vigilia del derby d’Italia tra Juventus e Inter, il tecnico bianconero Igor Tudor ha parlato a Dazn, sottolineando l’importanza della sfida e soffermandosi su alcuni protagonisti della sua squadra. L’allenatore ha espresso le sue sensazioni in vista di una partita molto sentita, che si giocherà all’Allianz Stadium di Torino.
La sfida con l’Inter secondo Tudor
“Questa partita vale sempre più di tre punti. È il mio primo derby d’Italia da allenatore. L’Inter è una grande squadra. Hanno giocatori di esperienza, abituati a giocare partite di livello. Noi giocheremo le nostre carte”, ha dichiarato Tudor. Parlando delle ambizioni stagionali, il tecnico ha aggiunto: “È ovvio che giochiamo per ottenere il massimo. È la storia della Juve. Io ho parlato dentro lo spogliatoio all’inizio della stagione delle nostre possibilità. Dopo non parlo più di obiettivi, perché degli obiettivi non si parla, gli obiettivi si raggiungono”.
Il momento di Vlahovic
Tudor si è soffermato anche su Dusan Vlahovic, spiegando: “Ha vissuto una situazione particolare. Ha 25 anni e si sta costruendo ancora come persona. Secondo me le migliori annate sono quelle che verranno. È un giocatore forte, ha sempre fatto gol. È cresciuto molto e si è aiutato da solo. Lui ha trovato la forza ed è rimasto concentrato in un momento difficile. Spero che continui così. Lo chiamo Dusko, Duki. Abbiamo un bel rapporto, cerco di usare bastone e carota con lui. Per me lui David e Openda sono i tre attaccanti più forti della Serie A”.
La crescita di Yildiz
Infine, Tudor ha parlato di Yildiz: “A Yildiz non dico mai nulla davanti agli altri, perché fa sempre tutto quello che deve fare. Da tutti i punti di vista: sia tecnico ma anche di comportamento. Ho voluto elogiare una sua caratteristica che fa la differenza: la sua motivazione interiore. Lui vuole spaccare il mondo. Deve mantenere questa costanza perché ha tutto per diventare veramente un top player”.
