Venezia 82, “Il Mostro” di Stefano Sollima: una serie che ridefinisce il true crime italiano

La nuova serie di Stefano Sollima, "Il Mostro", presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, offre un'inedita prospettiva sul caso del Mostro di Firenze, basandosi esclusivamente su atti processuali e testimonianze reali.

La serie “Il Mostro” di Stefano Sollima, presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, offre una nuova prospettiva sul caso del Mostro di Firenze, basandosi esclusivamente su atti processuali e testimonianze reali.

Un approccio innovativo al true crime

“Il Mostro” si distingue per l’uso esclusivo di dialoghi tratti da atti processuali e testimonianze dirette, evitando qualsiasi invenzione narrativa. Questo metodo conferisce alla serie un realismo unico, differenziandola dalle tradizionali produzioni di genere. La regia di Sollima enfatizza atmosfere cupe e tensioni latenti, con una fotografia che utilizza toni scuri per sottolineare gli elementi cruciali della narrazione. 

La struttura narrativa e i personaggi

La serie è composta da quattro episodi, ciascuno focalizzato su un diverso sospettato, offrendo molteplici punti di vista sul caso. Questa scelta narrativa mette in luce la complessità delle indagini e le numerose piste seguite nel corso degli anni. Gli ambienti rappresentati sono caratterizzati da un realismo crudo, lontano dalle rappresentazioni idealizzate spesso presenti in altre produzioni. 

Il contesto storico e sociale

“Il Mostro” non si limita a raccontare gli eventi criminali, ma esplora anche i cambiamenti sociali dell’Italia dell’epoca, evidenziando come l’evoluzione dei ruoli di genere abbia influenzato la società e, indirettamente, le dinamiche legate al caso. La serie offre una riflessione sulle trasformazioni culturali e sulle reazioni che queste hanno suscitato.

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