Durante il concerto di Drake al Forum di Assago, Sfera Ebbasta è salito a sorpresa sul palco, eseguendo tre brani e infiammando il pubblico presente.
L’ingresso a sorpresa di Sfera Ebbasta
Il Forum di Assago era gremito per la terza data milanese di Drake. L’atmosfera, già carica di energia, è esplosa quando sul palco è apparso Sfera Ebbasta. I video che circolano sui social mostrano un boato fragoroso, con le mani alzate e l’emozione palpabile del pubblico. Sfera ha eseguito tre brani del suo repertorio: “G63”, “Non metterci becco” e “Visiera a becco”. Dopo un abbraccio con l’artista canadese, ha regalato al pubblico un medley dei suoi pezzi, incarnando la voce e il volto di una generazione che ha visto la trap passare dai quartieri di Cinisello alla consacrazione internazionale.
Il riconoscimento internazionale
Non è un dettaglio da poco che sia stato proprio Drake a concedere quello spazio. Per il rapper canadese, abituato a dominare classifiche e palcoscenici globali, ospitare un artista locale significa riconoscerne il peso culturale. Nel caso di Sfera Ebbasta, è la conferma di quanto la trap italiana abbia saputo costruire un’identità forte, esportabile, capace di dialogare con le sonorità e gli immaginari americani. Per i fan italiani, la serata è stata un momento di orgoglio: vedere uno dei propri artisti più rappresentativi dividere la scena con una star mondiale è la prova tangibile che la musica urban italiana non è più una nicchia, ma un linguaggio globale.
Una collaborazione che maturava da tempo
Non si è trattato di un incontro casuale. I due artisti si conoscono da anni: già nel 2019 Drake aveva iniziato a seguire Sfera su Instagram e i due erano stati fotografati insieme, alimentando voci di future collaborazioni. A Milano, nei giorni precedenti al concerto, erano stati avvistati a cena insieme, confermando una sintonia che va oltre il semplice rispetto artistico. Nel 2023, circolò una foto di Sfera Ebbasta insieme a Drake, scatto che ha acceso l’entusiasmo dei fan, accompagnato dalla didascalia sibillina: “Non succede… ma se succede”, lasciando intendere che una vera collaborazione potesse essere in cantiere. Il live “condiviso”, intanto, è già realtà.
