Ligabue incanta Campovolo: 100.000 fan per ‘La Notte di Certe Notti’

Luciano Ligabue celebra i 30 anni di 'Certe Notti' con un concerto memorabile a Campovolo davanti a 100.000 fan.

Luciano Ligabue ha celebrato i 30 anni della sua iconica canzone “Certe Notti” con un concerto memorabile a Campovolo, attirando 100.000 fan da tutto il mondo. L’evento, intitolato “La Notte di Certe Notti”, ha visto il rocker emiliano esibirsi in una performance che ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera.

Un pubblico internazionale per una notte indimenticabile

I fan sono giunti da ogni angolo del pianeta, inclusi Messico e Sudafrica, per partecipare a questa celebrazione. Tra il pubblico, famiglie con bambini e appassionati di tutte le età hanno condiviso l’emozione di assistere al concerto. Ligabue ha accolto calorosamente i presenti, invitandoli a sentirsi come a casa propria.

Un concerto tra musica e riflessioni

C’è festa, certo, ma non può limitarsi a questo. Celebrando i 30 anni di “Certe notti” e “Buon Compleanno Elvis” l’atmosfera è carica di energia e ricordi. Eppure, oltre la magia del palco, c’è una realtà che Ligabue non ha mai perso di vista. La cronaca e le sfide del presente entrano nello show, anche se con gradualità. La scaletta si chiude a cerchio: si apre con “Little Taver” — pezzo tratto dal film Radiofreccia — e si chiude, dopo tre ore, con il coro collettivo su “Certe notti”. Dopo qualche brano, Ligabue introduce “Cosa vuoi che sia” con un discorso appassionato sull’emergenza climatica, denunciando il negazionismo di chi sostiene che “in fondo d’estate ha sempre fatto caldo e in autunno ha sempre piovuto”. Rivolge un pensiero ai “capi del mondo che avranno figli e nipoti” e cita dati allarmanti sul disastro ambientale. 

A suggerire una via d’uscita sono le donne: una carrellata di volti celebri — Rita Levi Montalcini, Michela Murgia, Raffaella Carrà, Nilde Iotti, Sophia Loren, Samantha Cristoforetti, Liliana Segre, Milena Gabanelli, Ilaria Cucchi — accompagna la canzone “Le donne lo sanno”. Nel frattempo, sui maxi schermi scorrono immagini di potenti che brindano su una navicella spaziale con il brano “Happy Hour”: Putin con Trump, Meloni e Macron, Netanyahu e Orbán, Musk e Zuckerberg, Zelensky e Biden. Il presidente Mattarella li osserva con inquietudine. 

Sul palco si susseguono le band che hanno segnato la carriera di Ligabue, con i brani imprescindibili per ogni suo concerto. Tra i momenti più suggestivi, un gigantesco camion trasformato in Cadillac rossa attraversa l’arena, con Ligabue e la band a bordo, sulle note di “Si viene e si va” e “Il meglio deve ancora venire”. Il cantante viene poi trasportato su una pedana posta in mezzo alla folla, a pochi metri dai fan.

La luce si spegne improvvisamente e riecheggia la voce di Roberto Benigni con il suo monologo tratto da “Propaganda”, che condanna le guerre. Sugli schermi scorrono immagini di “basta” e “massacri” a Gaza, in Ucraina e in Sudan. È il momento di “Il mio nome è mai più”. “Il rischio è che le parole su Gaza diventino inutili — afferma Ligabue —. Davanti a tanto orrore e dolore dobbiamo sperare che questa tragedia abbia una fine. Se non senti il dolore per i bambini vittime, allora non sei un essere umano”.

In questo mix di festa, riflessione e spettacolo, Ligabue conferma ancora una volta la sua capacità di parlare al cuore del pubblico, senza dimenticare il mondo che lo circonda.

le ultime news