Dopo la separazione da Simona Izzo, Antonello Venditti ha attraversato un periodo di profonda depressione, arrivando a pensare al suicidio. L’intervento dell’amico e collega Lucio Dalla è stato determinante per aiutarlo a superare questo momento difficile.
Il supporto di Lucio Dalla
Venditti ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera che nel 1980 Dalla si accorse del suo stato di depressione e lo convinse a lasciare Roma per trasferirsi a Carimate, in Brianza, dove si trovava uno studio di registrazione frequentato da numerosi artisti. “Lucio Dalla mi ha salvato, lo sanno tutti. Uno dei problemi della nostra vita è la depressione, che porta alla solitudine e all’idea di suicidio che sembra diventata comune. Lui se ne accorse nel 1980. Non avevo nulla, ma lui capì che io dovevo andare via da Roma. Mi portò a Carimate, a Milano. E lì mi ha curato. Mi ha curato anche stare a contatto con altri artisti”.
La lotta contro la depressione
Durante il soggiorno a Carimate, Venditti ha avuto l’opportunità di confrontarsi con altri musicisti, tra cui Fabrizio De André, i Pooh e Pino Daniele. “A Carimate c’erano due studi: c’erano De Andrè, Lucio, i Pooh, Pino Daniele… La sera, quando avevamo finito le nostre session, stavamo insieme e ci confrontavamo. L’idea malvagia di farla finita non mi era passata, volevo uccidermi con la macchina. Sapevo guidare talmente bene che non mi è riuscito, non ci ho nemmeno provato”.
La rinascita artistica e personale
Venditti ha trovato la forza di risollevarsi grazie all’affetto del pubblico e all’amore ricevuto. “Il mal di vivere mi è passato con l’amore ricevuto, percepito. Sono guarito veramente al Circo Massimo”, ha dichiarato, riferendosi al concerto del 1983 dopo il primo scudetto della Roma. “Avevo la sensazione che non ci fosse distonia tra me e gli altri. Io non mi piacevo, non mi accettavo. Tendevo alla perfezione e chi tende alla perfezione spesso è il più fragile”.