Tony Effe: “Da ragazzino ero il bello del gruppo e così ho iniziato a imbruttirmi”

Dal debutto con la Dark Polo Gang al trionfo di Sesso e Samba ne è passata di acqua sotto i ponti e in un’intervista concessa a GQ Tony Effe ha raccontato della propria musica, del successo ottenuto e di come oggi sia ritenuto da molti un vero e proprio sex-symbol.

Il rapper ha quindi svelato come la sua bellezza sia un aspetto che lo ha spesso infastidito: “Sin da bambino sono sempre stato abituato a essere il bello del gruppo. A scuola ero sempre tipo “lui è quello che fa i film, che bello che è, no?” e questa cosa mi dava fastidio. Era l’unica cosa che mi dicevano”.

E pur di togliersi di dosso questa etichetta Tony Effe ha preferito diventare più brutto: “Da adolescente mi imbruttivo, mi facevo i capelli con la lametta, le sopracciglia, cose così. Poi ho capito che era una cosa che faceva parte di me e allora ho iniziato a giocarci. Ho sempre detto che sono il più bello di Italia, è diventata una mia cifra. È tipico dei rapper dire “io sono il più forte, io sono il più bravo” e allora io ho iniziato a dire “io sono il più bello”.

Nel corso degli anni il percorso musicale dell’artista si è trasformato insieme a lui e il 2024 è stato senza dubbio un anno d’oro per la sua carriera. Sui motivi di questo successo incredibile afferma: “Secondo me in qualche modo è venuto fuori il personaggio simpatico ma anche l’artista. Questi risultati non me li aspettavo neanche io, sono sincero. Poi forse l’ascoltatore medio che non mi conosce è un po’ passato da “Tony Effe è un deficiente” a “Tony Effe è un deficiente, però sto ascoltando le sue canzoni”.

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