Lino Banfi svela in anteprima: “Girerò un film sulla mia vita”

“A settembre girerò un docufilm sulla mia vita, ci saranno solo due attori fissi, Pasquale Zagaria e Lino Banfi che litigano fra di loro continuamente che devono convivere e anche morire insieme.

Sarà anche una cosa commuovente perché ricorderà molto il rapporto che c’era con mio padre che non ha potuto vedere tutti i successi che ho fatto, anche se ha visto molte cose”.

Ad annunciarlo è lo stesso attore pugliese che a Bari è stato insignito del premio Radice di Puglia dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Si tratta di un riconoscimento per la carriera e la sua capacità di essere uno dei principali ambasciatori della Puglia nel mondo.

Il docufilm sarà girato per la maggior parte nel teatro Petruzzelli, luogo nel quale Lino Banfi ha sempre amato esibirsi poiché lo riteneva un segno di successo. Lo ha fatto diverse volte e tra queste ha ricordato quando recitava nella compagnia che accompagnava Domenico Modugno e lo stesso cantante rivolgendosi al pubblico ha detto: “ricordatevi, questo un giorno sarà famoso”.

L’artista, che il 9 luglio ha compiuto 88 anni, ha poi raccontato di avere odiato i baresi per un certo periodo “perché molti intellettuali o pseudo tali, di 20/25 anni fa, scrissero ‘non vorremmo più vedere Banfi nel mondo dello spettacolo perché rovina l’idioma pugliese”.

Sul docufilm invece dice: “L’idea è di fare lavorare Banfi e Zagaria, che litigano sempre, e il padre, di racchiudere un po’ di storie della mia vita facendo interviste anche a persone che non ci si aspetta che parlino di me, tipo Sgarbi, di questo modo culturale della televisione e della politica dove ho capito che tutti quanti mi vogliono bene. Quindi ognuno dirà la sua opinione compresa, se ci riuscirò, quella del Papa, con il quale siamo amici, chiacchieriamo spesso e che, con tutt’ l’ cazz’ ca’ tene, mi ha telefonato per farmi gli auguri”.

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