Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di immobiliare e del decreto salva-casa con il presidente FIAIP Gian Battista Baccarini.
Buongiorno e ben tornato! Cominciamo a fare chiarezza sul decreto salva-casa: quali dovrebbero essere i principali punti del piano di Salvini?
«Buongiorno, grazie! Prima di tutto, questo piano si inserisce in un’iniziativa più ampia. C’è la necessità di aumentare l’offerta di abitazioni sul mercato per cercare di calmierare, cioè di abbassare i prezzi sia di vendita che dei canoni di locazione. Ovviamente, per fare questo ci vogliono mesi se non anni, quindi si è deciso insieme alla filiera immobiliare di mettere in campo un primo pacchetto di norme, ribattezzato decreto salva-casa. L’obiettivo entro aprile, al primo DPCM utile, è di farlo varare, per agevolare e favorire la commerciabilità regolare degli immobili, partendo proprio dal presupposto che otto persone su dieci hanno delle difformità di lieve entità, tipo una porta in un tramezzo che non è disegnata nel progetto e in realtà c’è, oppure una finestra un po’ più spostata. Ci sono delle situazioni non realizzare dal proprietario “furbetto”, ma che si trascinano da anni. Perché l’80% del nostro patrimonio immobiliare è vetusto, è nelle ultime tre classi energetiche. All’epoca non c’erano gli strumenti di misurazioni moderni come quelli di oggi. Dunque un errore progettuale o di costruzione uno se lo ritrova e può dire “come mai il notaio non l’ha intercettato quando ho comprato?” Semplicemente perché il notaio, come sappiamo, non è tenuto e non può andare a vedere la casa che sta stipulando. Sono saltate fuori queste situazioni negli ultimi anni, sia per il superbonus, perché chi voleva usufruirne doveva avere una conformità tra lo stato della casa di 40 anni fa e oggi.»
Sono piccoli problemini, ma in soldoni di cosa stiamo parlando? Un tramezzo posso condonarlo con un migliaio di euro o si parla di cifre più considerevoli?
«Il testo deve ancora uscire. Ma si parla di cifre molto contenute perché sono piccole difformità.»
Voi siete stati invitati al tavolo.
«Sì, noi siamo presenti. È il terzo incontro che facciamo.»
E ne parlate di queste cose, dei soldi che si tirano fuori, o solo dei dettagli tecnici?
«Innanzitutto si deve trovare la sinergia su quello che si vuole fare, e sembriamo averla trovata. Dopodiché, subentrano anche le amministrazioni comunali.»
Grazie presidente!
«Kiss Kiss a tutti!»