Alessandra Amoroso a Casa Kiss Kiss, a Sanremo. Prima volta al Festival con Fino a qui. «Sono felice. Mi sto godendo ogni minuto, anche il delirio. È Sanremo-terapia, ho alti e bassi, è normale, per questo c'è la mia psicologa con me. È tutto molto forte, ma fa parte del gioco. Mi stupisce come sto affrontando il palco, è nuovo anche per me. Il fatto di stare sulla scala, nella mia bolla di concentrazione e serenità mi fa stare tranquilla.»

Fa più ansia il Festival o San Siro? «Sono due cose diverse. Ero molto focalizzata anche lì. Non ho avuto paura in nessuno dei due.»

In Fino a qui è chiara una citazione a Vasco Rossi. «In realtà a Vasco abbiamo chiesto la concessione. Lui molto gentilmente l'ha data, è stato molto generoso. Grazie Vasco. Parlo di Sally e come lei non voglio più fare la guerra, ma voglio ripartire da me, al di là di critiche e giudizi. Se ti fermi, alla fine non vai mai bene a nessuno. Perciò riparto da me.»

Stasera Alessandra Amoroso verrà presentata da Dargen D'Amico. «Sì, e ci tengo a ringraziarlo per il suo messaggio di pace rispetto a quello che sta accadendo. Siamo una coppia improbabile, chissà cosa succederà in quei minuti.»

Un brano, quello per Sanremo, che parla di momenti difficili: come superarli? «L'ho superato non da sola, direi una bugia. È stato bello trovare l'aiuto di chi mi ha supportato e anche chiedere aiuto a una terapista. Non riuscivo a farcela da sola, non avevo strumenti per comprendere. Mi sono rivolta alla mia psicologa che tutt'ora mi segue ed è bellissimo, sto scoprendo tante cose nuove di me stessa. Non bisogna vergognarsi di cosa si sente, bisogna chiedere aiuto, in certe fasi della vita è impossibile farcela da soli.»

La sensazione condivisa da molti è che Sanremo 2024 lo vincerà una donna. Alessandra Amoroso la condivide? «Sì. Lo spero tanto e un po' lo sento. Sarebbe bello un podio tutto al femminile.» Il Sanremo più salentino di sempre? Lei, Emma, i Negramaro, «Ma anche Maninni, Diodato, anche uno dei La Sad, c'è tanta Puglia. Tutta la regione, c'è famiglia, c'è terra. Appena ci vediamo con Emma e Giuliano [Sangiorgi, ndr] si parla subito in salentino.»